Non chiamatemi pandoro o panettone…
Non ci posso fare niente, è più forte di me, il modo migliore per rilassarmi è stare con le mani in pasta. Per due anni consecutivi ho pubblicato ricette di panettoni e pandori più o meno lunghi e più o meno complicati, con lievito madre o con lievito di birra. Quest’anno volevo qualcosa di più e infatti mi sono preparata una mia versione del panettone. Ora toccava ad un pandoro che fosse un po’ più semplice da preparare e che soddisfacesse anche il mio gusto…e credo di esserci riuscita.
La ricetta è la reinterpretazione di un dolce tipico natalizio dell’Alsazia a cui ho dato la forma del pandoro. Ne risulta un dolce sofficissimo, senza uvetta o canditi (ma a vostro piacere li potete aggiungere) e al delicato aroma tipico del pandoro.
La ricetta è fattibile in giornata anche se io ho preferito preparare la biga la sera prima e farla lievitare in frigorifero fino al giorno dopo.
N.B. non è necessario avere lo stampo da pandoro, potete usarne uno di carta da panettone o uno da ciambella alta, o tanti stampi da panettoncini: io ho utilizzato le lattine del latte condensato