Quando un vero genio appare in questo mondo lo si può riconoscere dal fatto…..
Che gli idioti sono tutti coalizzati contro di lui…
Jonathan Swift (1667-1745)
Oramai “l’odore del Natale” si sente proprio nell’aria…
Olfattivamente intendo…
Vicino a casa mia c’è Galup… se si va in Val Pellice a Luserna San Giovanni, dove c’è lo stabilimento della Caffarel, si sente l’odore del cacao…
A casa mia poi, entrando, si percepisce il profumi di biscotti e di vaniglia..
E per non farci mancare nulla è anche nevicato..
Strade ghiacciate.
Vicino che non spalano la neve neanche dai loro cortili limitandosi a pestare la neve: tanto loro hanno il fuoristrada..
E poi la neve si ghiaccia
Non starebbero in piedi neanche le galline…
Non uno che sparga un poco di di sale …figuriamoci!!!
Per fortuna il mio vicino di casa ha spalato il cortile: che Dio lo benedica!!!
Sono andata a riesumare questa ricetta che ho pubblicato nel mio blog nel lontano 2008.
Non c’è il passo passo e le foto, non orrende, sono comunque quelle che sono..
Allora non avevo idea di cosa fossero i tag e quindo ho aggiornato solo quelli..
Ora mi procuro gli ingredienti, vado a cercare lo stampo che usai allora e preparo di nuovo questo pan speziale…
Mi fa gola al solo vederlo!!
Può rappresentare un’ottima idea regalo…
Care amiche fateci un pensierino!!!
.
Qui di seguito riporto quanto scritto allora!!!
La ricetta è tratta da una delle mie Bibbie in campo gastronomico e cioè dalla raccolta delle ricette, prima pazientemente acquistate in dispense circa 30 anni fa e poi raccolte in due volumi, della Fratelli Fabbri editori, che ho fatto poi rilegare….
Si può preparare questo Pane con grande anticipo, rispetto a quando si pensa di regalarlo , perché nelle istruzioni per la preparazione, veniva indicato che la conservazione nel tempo (non certo per dei mesi, ma di qualche settimana) era assicurata se si avesse avvolto il Pane nella carta da forno, cosa che ho fatto!!
Ed ora la ricetta ricca e piena di ingredienti che evocano il Natale con i sapori speziati, con i colori dei canditi, e con i profumi che invadono la cucina anche durante la preparazione del dolce.
La forma di questo ricorderà altre preparazioni, ma io, pur avendo parecchi stampi…ne ho un numero infinito ma, rispetto alle indicazioni del testo da cui ho tratto la ricetta e che prevedeva lo stampo tondo, ho preferito questo in silicone e a forma rettangolare non solo più decorativo ma anche per una più facile porzionatura.
Tempo di preparazione:circa 45′, più l’ammollo dell’uvetta circa 30′
Costo: medio
Difficoltà:**
Ingredienti
50 gr di uva sultanina
1/2 bicchierino di grappa di buona qualità, circa 40 gr
50 gr di ciliegie candite
60 gr di fichi secchi
100 gr di mandorle a filetti o tagliate a pezzetti
300 gr di farina di grano duro
12 gr di lievito vanigliato per dolci
1 bustina di vanillina o se è possibile 1/2 cucchiaino di vaniglia bio
Pepe bianco macinato al momento: un pizzico
Cannella in polvere: un pizzico
Noce moscata in polvere: un pizzico
70 gr di burro a temperatura ambiente
120 gr di zucchero
150 gr di miele di acacia o altro tipo, ma fluido
1/2 bicchiere di latte
2 uova
Mettere a mollo l’uvetta nella grappa almeno 30′ o per un tempo maggiore se ciò è possibile.
Setacciare 2 volte la farina, lievito e vanillina, lo raccomando sempre e non è tempo sprecato, e versare il tutto in una capace terrina.
Aggiungere le spezie, un pizzico per tipo e mescolare con cura.
Preparare in anticipo tuta la frutta secca e le ciliegie candite, riducendo il tutto in dadolata non troppo minuta affinché sia in seguito ben visibile nel dolce.
Ho usato le mandorle in scaglie anziché tagliarle a filetti per mia comodità, però se si ha il tempo e la voglia nessuno impedisce dal farlo……
Montare il burro ammorbidito con lo zucchero con una frustina, aggiungere il miele del tipo fluido, le uova leggermente sbattute e la grappa rimasta dopo aver strizzato l’uvetta ormai ben gonfia, che va aggiunta alla farina & company.
Unire anche un mezzo bicchiere di latte a temperatura ambiente.
Ora procedere all’assemblamento del dolce.
Unire, come sempre va fatto, le parti liquide alle parti solide usando questa volta un cucchiaio perché ora la frusta è poco comoda in quando il preparato le si appiccica troppo e ne risulta poco agevole l’uso.
La preparazione, piuttosto morbida, andrà versata a cucchiaiate nello stampo in silicone oppure in un altro stampo della forma preferita.
Sbattere lo stampo sul piano di lavoro per favorirne l’assestamento…
Qui sotto il dolce, ormai finito, è stato semplicemente cosparso con zucchero a velo, fase a cui sono seguite le altre decorazioni, ma la fantasia di ognuna di voi saprà scegliere quella che più vi è congeniale.
Infornare in forno preriscaldato e ventilato a 140° per circa 50′/60′, tempo parecchio più lungo rispetto a quello consigliato che era di 40′.
Ho ricoperto preventivamente lo stampo con carta da forno in quanto ho pensato che il tempo abbastanza lungo della cottura avrebbe potuto far scurire troppo il dolce.
Fare sempre la prova con lo stuzzicadenti perché è veramente utile, ma non prima che siano passati 25′ dall’inizio della cottura e questo per non provocare lo sgonfiamento del dolce…
Se lo stuzzicadenti esce umido dal dolce vuol dire che dentro è ancora poco cotto.
Buona giornata a tutti!!!
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