Lisbeth Salander (Noomi Rapace): “La gente ha sempre dei segreti. Si tratta solo di scoprire quali…” dal film Uomini che odiano le donne, 2009
Questo antipasto non delude mai. Da quando l’ho scoperto, circa due anni fa, è rimasto nel posto di rilievo della mia top ten personale. Non è solo coreografico, è soprattutto buono! Quest’anno, sull’onda della classica Smörgåstårta svedese, (ricetta che è in assoluto fra le più gettonate del mio blog) che avevo già fatto mediterranean-style, ho voluto rifarla, di pesce, ma trasformata in mini Smörgåstårta, o per essere davvero precisi, usando il plurale, in delle mini Smörgåstårtor. (Ringrazio il traduttore di Google!)
Vero che ci vuole un po’ più di tempo, vero che ci sono un po’ più di scarti (Scarti? Quali scarti? Non vedo scarti nei dintorni!) ma il risultato merita tutto l’impegno. Io poi mi sono divertita da morire per decorarle una diversa dall’altra, ho fatto delle calle con delle mini pannocchie e fettine di formaggio affettato, e….. non ci sono parole! Bella e buona, come sempre per questo grandissimo antipasto svedese!
INGREDIENTI:
per 9 persone
- 3 confezioni di pane bianco
- maionese
- robiola fresca (almeno 4 confezioni)
- 2 confezioni di aringa affumicata
- 1 scalogno medio
- 50 g di burro a temperatura ambiente
- robiola e maionese in parti uguali
- salmone affumicato
- maionese
- gamberetti congelati
- un mandarino
- tutto quello che vogliamo: insalatina, ravanelli, caviale di salmone, olive, formaggi, rucola,cetrioli, ecc.ecc.
- Prosecco di Valdobbiadene
PROCEDIMENTO:
1° step: la prima farcia
2° step: la seconda farcia
Ho mescolato robiola e maionese e ne ho fatto una cremina morbida. Anche qui risulta difficile dare delle dosi precise, io ho fatto circa 50 e 50, ma è ovvio che ognuno si può e si deve regolare secondo i propri gusti. D’altra parte stiamo parlando di un antipasto versatile e sempre diverso, non ci si può incatenare a dosi precise. Quindi prendiamo la nostra cremina e spalmiamola benissimo sul pane. Cerchiamo di farlo in maniera regolare, in modo che il tutto sia bello preciso e regolare, e magari perfettamente livellato. Sopra metteremo in ordine sparso del salmone affumicato che avremo tagliato a listarelle o a dadini. Perché tagliato? Perché dovendolo coppare in forma tonda, se mettiamo una fetta intera di salmone affumicato rischiamo di trascinare fuori tutta la fetta e fare un patatrac, invece così riusciamo tranquillamente a modellarlo.
Copriamo con un’altra fetta di pane, pressando leggermente, e via con la terza e ultima farcia.
3° step: la terza farcia
Questa è velocissima. Prendiamo i nostri gamberetti surgelati, che troviamo già sgusciati e puliti, e mettiamoli in una pentola dove bolle dell’acqua, leggermente salata, che aromatizzeremo col succo di mezzo agrume. Io ho usato un mandarino, intero perché sono piccoli. Si può usare il lime, del limone, un’arancia, quello che vogliamo. Aggiungerà sapore a dei gamberetti che in genere sanno di poco. Lasciamoli in acqua pochissimi minuti, giusto il tempo che si cuociano, ed essendo piccini ci vuole veramente poco, poi scoliamoli e lasciamoli lì ad eliminare l’umidità in eccesso. Nel frattempo non dobbiamo fare altro che spalmare la fetta di pane con un velo di maionese, consiglio di non eccedere, e poi spargere i gamberetti dappertutto. Chiudiamo con l’ultima fetta di pane, pressando leggermente, ed abbiamo finalmente finito. Controlliamo che la mattonella sia livellata bene.
Siccome dovevo fare 9 porzioni, ho calcolato che da ogni mattonella ne uscivano 3, quindi ho ripetuto questo lavoro 3 volte per ottenere 3 mattonelle. Copriamo il vassoio molto bene con la pellicola, serve per far rimanere il pane morbido altrimenti si secca e non è piacevole. Va coppato e decorato il giorno dopo, (o la sera stessa).
4° step: decorazione
Ci vuole un minimo di attenzione, ma non è assolutamente difficile. Con un coppapasta, della dimensione che preferiamo, creiamo le nostre “torrette”. Verranno spalmate, intorno e sopra, con una cremina fatta con robiola e un poco di maionese, o di panna, o di latte, o di quello che vogliamo. Servirà anche per coprire piccole imperfezioni. Una volta ben spalmati, cerchiamo di farlo in maniera abbastanza regolare, (è un po’ come fare cake design) io ho iniziato mettendo sui lati verticali delle fogliette di rucola, che sono molto graziose.
Poi la parte superiore è stato tutto un divertimento: ho preso una fetta di ravanello spessa, l’ho tagliata a metà (senza arrivare in fondo) e nella tasca così ottenuta ho messo delle uova di lompo (la prima in alto a sinistra), ho usato i gamberetti, dei germogli freschi, uova di lompo rosse e nere, caviale di salmone, una mini pannocchia, soncino, delle more, radicchio…. ne basta poco, e giuro che mentre le facevo mi stupivo per prima! Ci ho messo solo 20 minuti con l’ausilio di mio cognato che me le spalmava dappertutto con la cremina, e io ho provveduto a fare le decorazioni. Se siamo da soli contiamo almeno il doppio del tempo, ma posso assicurare che vedere il lavoro finito è davvero una fonte di grande soddisfazione.