L’atmosfera natalizia si sta facendo prepotentemente spazio nelle vie del centro cittadino. Luminarie e vetrine addobbate mi ricordano che è già tempo di organizzare o, almeno, di iniziare a stendere una lista delle cose da fare. Fortunatamente, il mio consueto programmino rimane un provvidenziale punto di riferimento, anche nei giorni a ridosso dell’Ora X.
Ed è proprio durante questo periodo che l’attività in cucina si riduce leggermente (ma non troppo, eh?) e gli spunti per realizzare preparazioni veloci ma di gusto sono sempre ben accolti.
Quando manca il pane, ad esempio, faccio subito riferimento al prezioso spunto cui mi ispiro da un paio d’anni: la realizzazione di questi crackers è semplice e rapida, esattamente quello che ci vuole quando il tempo a disposizione è poco. Il punto è che sono talmente buoni che spariscono ancor prima di essere presentati in tavola. Piccolo consiglio, quindi: prepararne in quantità industriale.
A presto!
Maria Grazia
Crackers, la bontà che fa crunch
Biscottini salati, di varie forme e dimensioni, classici o aromatizzati con erbe aromatiche o spezie, possono essere realizzati con vari tipi di farine, anche diverse da quella di frumento.
Per risalire all’origine di questi sfiziosi e croccanti biscotti salati, bisogna ritornare in Massachusetts, esattamente nel 1792, quando il fornaio Theodore Pearson creò un nuovo tipo di galletta facendo riferimento a quelle, ben più dure, consumate dai marinai sulle imbarcazioni. Farina, acqua e sale i semplici ingredienti. Probabilmente, però, i reali antenati dei crackers odierni furono i water biscuits. L’idea nacque nel 1801, ancora nel Massachusetts, da Josiah Bent, che ebbe l’intuizione di biscottarli nel proprio forno in mattoni, rendendoli, così, friabili e croccanti. Da qui il nome Crackers, coniato dallo stesso Bent ed ispirato al particolare rumore provocato nel morderli. Grazie alla biscottatura e ai piccoli fori sulla superficie, definiti con un termine marinaro docking holes (fori d’attracco) che impedivano la formazione di bolle d’aria nell’impasto, i crackers resistevano alle lunghe traversate. Approfittando del boom industriale di quell’epoca, Bent cedette la sua fiorente attività alla National Biscuits Company (oggi Nabisco), vero e proprio colosso nella produzione di crackers.
(altre informazioni su Bibenda.it)
Mini Crackers al Rosmarino
Ingredienti
150 g di farina tipo 1 macinata a pietra
50 g di semola di grano duro rimacinato a pietra
150 ml di acqua lievemente frizzante
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva della Riviera Ligure
1/2 cucchiaino di lievito istantaneo per torte salate
rosmarino fresco tritato finemente
sale fino, olio extravergine e acqua per spennellare la superficie
dei crackers
Versare le farine miscelate e setacciate, l’olio extravergine d’oliva, l’acqua, il lievito ed il rosmarino tritato in una ciotola capiente.
Impastare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Trasferirlo sul piano di lavoro e stenderlo in una sfoglia dello spessore di circa 2 cm con l’ausilio di un matterello.
Utilizzando una rotella tagliapasta tagliare delle strisce della larghezza di circa 4 cm e poi dei rettangoli della misura desiderata.
Bucherellare i crackers con i rebbi di una forchetta, spennellarli con una emulsione composta da olio extravergine d’oliva, acqua e sale.
Cuocere i Mini Crackers al Rosmarino in forno preriscaldato a 200° per circa10/12 minuti (fare sempre riferimento ai tempi del proprio forno) o fino a quando non saranno ben dorati.