Si è tenuta all’inizio di Maggio la manifestazione Meditaggiasca 2017. Come avevo anticipato ho avuto l’occasione di partecipare a questo evento, ricco di informazioni e utile per l’approfondimento sulla materia prima: l’Oliva Taggiasca e il suo Olio.
I ringraziamenti sono d’obbligo agli organizzatori della manifestazione, il Comune di Taggia, L’associazione Oro di Taggia , Moscatello di Taggia e Witaly, azienda organizzatrice di eventi enogastronomici nel territorio nazionale e al Frantoio Olio Boeri che ci ha fatto visitare il loro Frantoio.
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Meditaggiasca 2017:
quest’anno la manifestazione si è tenuta all’interno del Convento di San Domenico a Taggia. Gli edifici, sono ad oggi considerati tra le più grandi pinacoteche della scuola pittorica ligure e nizzarda. Furono costruiti tra il 1460 e il 1490 dai maestri comacini Gasperino da Lancia e Filippo da Carlono.
Nel suo interno, oltre alla presenza dei dodici altari, conserva pregiate opere pittoriche di diversi pittori, tra cui un’Adorazione dei Magi attribuita al “Parmigianino” e cinque tele del pittore “Ludovico Brea” quali l’Annunciazione di Maria del 1494, la Madonna del Rosano del 1513, Santa Caterina del 1488, la Madonna della Misericordia del 1483-1488, il Battesimo di Gesù e Santi del 1495.
Essere ospitati all’interno di questo edifico, avrebbe già valso la pena della partecipazione.
Nel Chiostro si è tenuta l’esposizione dei prodotti abase di oliva taggiasca e dei suoi derivati. Anche delle rappresentazioni storiche, in costume, della raccolta delle Olive.
Mìgnola:
Così si chiama l’infiorescenza degli Olivi a Maggio, quando si capirà se la pianta darà buoni frutti. Vedere questi piccoli fiori che si agitano al vento è vermente uno spettacolo. Credo che sia il momento più bello per visitare un terreno coltivato a olivi.
Moscatello
Un vino da poco presente sul mercato, nato dalla valorizzazione di un vitigno che rischiava di scomparire. Deriva dalla riscoperta di un antico vitigno della Riviera ligure di ponente, nel comune di Ceriana, in provincia di Imperia: il Moscatello di Taggia.
Il vino ottenuto era sin dal XIV secolo era tra i più conosciuti della Riviera ligure. Era molto richiesto per la sua bontà e dolcezza. Dal porto di Ventimilia era esportato in Inghilterra e nelle Fiandre. Era anche presente sulla mensa dei papi.
L’azienda agricola Mammoliti, di Ceriana, da circa 10 anni ha messo dimora piccole superfici di questo vitigno. I terreni utilizzati sono sabbiosi e ricchi di scheletro, posti a circa 350/400 metri s.l.m. ed esposti a Sud – Sud Est. Attualmente sono a dimora circa 2 ettari di superficie vitata. Tutti terrazzati.
E’ stato presentato sia nella versione dolce che secco.
Novità
Le novità per me sono state molte. A partire dall’assaggio delle Olive Taggiasche in confettura emolti chef presentando i loro piatti a base di taggiasca hanno presentato piatti dolci. A Meditaggiaca altre le novità empre per me, come i prodotti tipici del territorio ligure mai conociuti come la Stroscia, o alcune consistenze presentte dei piatti degli chef derivanti da tecnologie e preparazioni innovative: sfere, terre, finti tessuti…
Oliva
Oliva taggiasca, la regina. Siamo qui per questo, è lei che siamo chiamati a celebrare. Lei e l’Olio taggiasco che ne deriva. E’ un’oliva dai mille colori a seconda dal grado di maturazione del frutto.
L’oliva taggiasca ha produttività elevata e costante; matura a gennaio. Il frutto, ha un altissimo contenuto in olio (25-26%), che è molto pregiato; Dal gennaio 1997 è stata istituita, per questa coltura, la denominazione di origine protetta, legata a un olio extravergine di oliva detto “Riviera Ligure DOP“.
Quest’olio si utilizza in gastronomia in molti dei piatti liguri, a base sia di carne sia di pesce, in particolare negli umidi. Ma per quanto ho potuto notare in questi due giorni, adatta per qualsiasi preparazione. Dalla focaccia alla Stroscia. Un’oliva che non ha eguali.
Infine anche le olive crude, essendo molto aromatiche, sono assai apprezzate e rinomate per il consumo da mensa. Trattate anche in salamoia.
Olivo:
un magnifico olivo stava in mezzo al Chiostro del convento a ribadire il motivo per cui noi stavamo lì, per celebrare i suoi frutti e per ricordareche senza i conventi che ne salvaguardrono i tempi di guerre e carestia le coltivazioni, forse oggi non avremmo la stessa ricchezza di piante
Piacere:
piacere di stare in un posto splendido: il Convento dei domenicani in compagnia di amiche della splendida comunity del Calendario del Cibo Italiano: Bianca Berti, Alessandra Molla, Sabrina Fattorini, Alessandra Gabrielli, Fausta Lavagna, Silvia de Lucas Riviera
Piacere,
un piacere per gli occhi e per i palato. Vedere e assaggiare i piatti proposti dagli chef che si sono alternati nei cooking show, dedicati alla taggiasca e al suo olio: Kotaro Noda – Bistrot 64 (Roma), Mirella Porro – Il Mangiarino (Albenga SV), Andrea Ribaldone Osteria Arborina (La Morra, CN), Riccardo Farnese, Antonio Buono, Giorgio Servetto – Nove (Villa la Pergola), Nikita Sergeev – L’Arcade (Porto San Giorgio FM), Andrea Setti, Cristoforo Trapani La Magnolia dell’Hotel Byron (Forte dei Marmi LU), Manuel Marchetta – Ittiturismo (Sanremo IM), Riccardo Farnese – U Titti (Lingueglietta IM), Antonio Buono – Mirazur, Andrea Masala – Locanda dell’Asino, è stata un’esprienza unica da cui trarre tanti insegnamenti
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Fausta dove potete vedere le magnifiche foto della manifestazione
e sul sito del Calendario del cibo italiano
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