Questa ricetta avrei dovuto postarla prima, ma non m’è riuscito :-(
Comunque, le pesche si trovano ancora, quindi è tuttora fattibile, e in ogni caso, non è tanto del gusto della marmellata che m’interessa parlare, quanto della tecnica di cottura, che per me è stata un‘intrigante novità e una meravigliosa scoperta, che si può impiegare per qualsiasi frutta si voglia marmellificare.
Per esempio Tamara, di Un Condominio in Cucina, artefice della tecnica, o quantomeno colei da cui l’ho appresa, qui la usa per fare la marmellata di mele e zenzero, ma anche per fare molte altre varianti con ogni tipo di frutta su cui riesce a mettere le mani.
Per questo mi sono fidata a provarci anch’io, perché sapevo dell’attendibilità della fonte ;-) Altrimenti, questa stessa marmellata si può fare, ovviamente, col procedimento tradizionale di cottura in pentola, che si può andare a leggere in questo mio vecchio post. Così anche chi non ha il forno a microonde, o ha delle remore ad usarlo per fare le marmellate (ed è un peccato, perché non sa cosa si perde!), può mettere in cantiere questo gusto, che è tra i miei preferiti.
- 1/2 kg di pesche nettarine, peso al netto di bucce e noccioli
- 200 g di zucchero fino
- un lime, succo e scorza
- un pezzo (diciamo della grandezza della falange del pollice) di zenzero fresco
Grattugiare la scorza del lime e spremerne il succo. Sbucciare il pezzo di zenzero e grattugiare pure lui, mescolandolo alla scorza di lime.
Sbucciare le pesche, privarle dei noccioli, farle a pezzettini e metterle in un recipiente adatto alla cottura al microonde.
Coprire con lo zucchero e versarci il succo del lime, mescolando bene per far intridere tutti i pezzi e avviare lo scioglimento dello zucchero. Coprire e lasciar riposare 20-30 minuti.
Cuocere nel microonde per 10 minuti alla massima potenza, quindi tirare fuori e frullare col frullatore a immersione. Decidete voi quanto, se preferite una marmellata completamente passata, o se gradite trovarci anche dei pezzetti di frutta. Occhio agli schizzi mentre frullate, che la composta è a dir poco incandescente!
Rimettere nel microonde ancora 10 minuti alla massima potenza, al termine dei quali… voilà! avrete la vostra marmellata perfettamente gelificata, senza aver dovuto usare pectina o alcun altro tipo di addensante. E credetemi, la pesca è un frutto che non s’addensa senza un aiutino, quindi già solo per questo, la cottura al microonde merita una standing ovation ;-)
Aggiungere la scorza del lime e lo zenzero e mescolare bene per farli disperdere in maniera omogenea. Invasare, incoperchiare i vasetti e capovolgere.
Oltre al fatto di non aver bisogno di addensanti, la cottura al microonde, grazie alla sua brevità (20 minuti in tutto!), consente alla frutta di conservare un colore brillante, poiché lo zucchero non ha modo di caramellare, come accade con le lunghe cotture in pentola, e il sapore e il profumo della frutta si mantengono intensi.
Il rovescio della medaglia è che non si possono fare grandi quantità, non più di 500-600 grammi di frutta per volta, che si traduce in un paio di vasetti, neanche tanto grandi :-(
E’ un sistema che può funzionare bene quando si vuole marmellificare poca frutta che magari ha passato il punto di maturazione, per evitare di farla marcire, oppure nei casi delle marmellate piccanti al peperoncino, di cui generalmente si fanno piccole quantità da invasare in minuscoli vasettini.
Altrimenti, bisogna mettersi lì con la santa pazienza e procedere di mezzo chilo in mezzo chilo, sperando che il microonde non fonda ;-)
Comunque sia, è da provare perché la marmellata viene veramente buona!
Avete mai provato ad avere in casa un gatto e un acquario contemporaneamente? Io sì, però nessuno di loro si è mai spinto a tanto…