La marmellata di fragole con semi di chia è una ricetta a basso indice glicemico, senza zucchero, senza glutine, senza latticini, paleo, vegan e senza cottura.
Mi sorprendo ancora. Di certi profumi dell’orto di mio nonno di quando ero piccola che mi ricordo ancora. Della frutta e dei dolci che sapevano d’estate, cotti la sera per via del caldo e poi accuratamente nascosti dalla nonna per non farci cadere in tentazione prima che si raffreddassero. Mio nonno aveva un orto, proprio dietro casa, dove erano il pollaio e il posto dove teneva i maiali. Ci andavo spesso a salutare gli animali e mi divertivo a guardarli occupati a fare le cose più semplici, come mangiare o interagire tra di loro. Ma di entrare nell’orto avevo quasi paura perché era così fitto di piante alte, che la sera non vedevi niente se non il mais e i girasoli.
Una volta, mi ci sono avventurata di nascosto con mia sorella, per andare a mangiare le fragole. Mio nonno aveva delle fragole selvatiche, quelle che non si coltivano, ma per qualche miracolo finivano sempre con il regalarci i loro frutti rossi per ben due mesi. Crescevano in modo strano, e non solo in terra ma anche dai buchi sui muri e per me erano le fragole più magiche del mondo. Mia sorella ed io questo orto lo credevamo davvero un posto magico, lo chiamavamo “l’orto dei sogni”. Mi ricordo del sapore di quelle fragole, dolci e acidule e mi ricordo persino le marmellate che ci faceva mia nonna che accompagnavano le mie merende e le crepes tutto l’anno.
Riaffiorano questi ricordi tutte le volte in cui sento i profumi intensi della frutta e della verdura cresciute con il Sole. Luca lo sa, quando compriamo frutta e verdura, io la devo annusare e conoscere com’è coltivata (biologico a me non basta), devo sapere se è cresciuta baciata dall’energia del Sole oppure nella serra. C’è il mare (l’oceano) in mezzo, e scelgo sempre e solo quelle che sanno di Sole.
Ho acquistato delle fragole in uno dei miei amati mercatini di recente, e anche se siamo a metà luglio, queste fragole erano come quelle che trovi nel bosco ai primi di maggio: piccole, dolci e con un sapore rotondo che permane a lungo nella bocca, lasciandola profumata. Le sei vaschette le tenevo in frigorifero già da due giorni e per paura che andassero a male, ho pensato (bene) di farci la marmellata di fragole, ma questa volta non quella di mia nonna. La marmellata di fragole con i semi di chia. Ho frullato le fragole e bam! Eccolo, quell’odore e quel sapore che non sentivo da anni (decenni). Un profumo di fragola, intenso e vero. Persino con l’aggiunta della stevia e dei semi di chia e dopo due giorni, questa marmellata inebria il frigorifero con il suo odore.
La marmellata di fragole con semi di chia si prepara in meno tempo di quanto serve per dirlo. Ti basta avere della frutta, un minipimer (anche una forchetta va benissimo!) e i semi di chia. Una marmellata da fare in poche ore, senza cottura – persino nella casa al mare, quando la voglia e il tempo sono pochi (perché sei troppo occupata ad abbronzarti, giustamente).
La marmellata di fragole con semi di chia è una ricetta a basso indice glicemico, senza zucchero, senza glutine, senza latticini, paleo, vegan e senza cottura.
Durante uno dei workshop d’inverno avevo presentato la marmellata con i semi di chia fatta con le arance e lo zenzero ed una delle domande che ho ricevuto più spesso si riferiva al se e come si conservava questa marmellata. Persino una lettrice su Facebook, specificando di essere una biologa nutrizionista, si è premurata di inviarmi una serie di indicazioni su come una marmellata senza zucchero possa essere nociva per vari motivi (se fai il corso Hccp, forse ti potrebbero essere utili).
Tuttavia, per sgombrare il campo, devi sapere che questa marmellata non si prepara e non si consuma allo stesso modo della marmellata con lo zucchero (integrale di canna, spero) di tua nonna. I vasetti in cui conservi la marmellata possono ma non devono essere sterilizzati e non vanno chiusi ermeticamente. Naturalmente, utilizzerai contenitori puliti, come da prassi in ogni cucina, ma non devi bollire né asciugare i vasetti. Questa marmellata, essendo fredda, non segue lo stesso procedimento logico di quelle cotte.
La marmellata di fragole con semi di chia si conserva fino a due giorni in un barattolo chiuso normalmente, nel frigorifero. Se ne prepari più di quanto tu possa consumare nell’arco di due giorni, puoi congelarla oppure preparare un dolce (una crostata o un crumble, come ho fatto io). Questo risolve il problema, se vuoi giustamente approfittare della stagione delle fragole o di qualsiasi altra frutta fresca di stagione.
La marmellata di fragole con semi di chia è naturalmente priva di glutine, è senza zucchero e si prepara senza pectina, velocemente. E il profumo di questa marmellata è indescrivibilmente buono. Oltre che soddisfare il tuo palato questa marmellata di semi di chia e fragole ti offre un’ottima fonte di fosforo, di Vitamina C e di Manganese. Contiene inoltre una grande quantità di fibre e la puoi usare a colazione, nei frullati, per le tue crostate, nei pancakes e persino nello yogurt senza latte.
- 800g di fragole fresche
- 50g di semi di chia
- stevia qb.
- Frulla le fragole e regola di stevia.
- Aggiungi i semi di chia, gira bene in modo da distribuire i semi e lascia riposare per almeno 2-3h oppure finchè la marmellata non si addensi.
- Consuma entro 2-3 giorni e tieni nel frigorifero.
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