Mi è sembrato carino preparare qualcosa a tema per questo libro e gli Onigiri al tonno mi sono sembrati una buona idea, naturalmente la mia è una versione casalinga molto fusion e poco precisa, infatti ho barato procurandomi su amazon degli stampi appositi.
Per preparare questa ricetta vi occorrerà un tegame a bordi alti, un cucchiaio di legno e degli stampi per onigiri, facilmente reperibili su amazon, se non li avete potrete dare la tipica forma rettangolare con le mani umide.
- 250g di riso per sushi
- 500ml di acqua
- Un pizzico di sale
- 60 ml di aceto di riso (in alternativa, nella mia versione casalinga 60 ml di aceto di mele con 3 cucchiaini di zucchero di canna sciolti all’interno)
- 1 foglio di alga nori
- 80g di filetti di tonno in olio d’oliva ben sgocciolati (tonno di buona qualità, tipo quello dei vasetti di vetro)
- 1 cucchiaio di maionese
- Mezzo cucchiaino (o secondo vostro gusto) di salsa di wasabi
Sciacquate sotto l’acqua il riso; fatelo finché l’acqua non diventa trasparente. Trasferito in un tegame a bordi alti e aggiungete l’acqua e il pizzico di sale. Coprite, portate a bollore con fiamma dolce. Non scoperchiate mai il tegame e cuocete per circa 15/20 minuti fino al completo assorbimento dell’acqua.
Condite il riso mentre è ancora caldo con l’aceto, mescolate bene e lasciatelo raffreddare nel tegame coperto.
Preparate già altri ingredienti.
In una ciotola mescolate con una forchetta il tonno con la maionese e il wasabi. Tenete da parte.
Tagliate delle strisce di alga nori larghe circa 2 cm.
Preparate gli onigiri riempiendo gli stampi di riso, create una cavità al centro; riempitela con il tonno coprite ancora con poco riso e pressato con il coperchio degli stampi.
Prelevate l’onigiri aiutandovi con la “levetta” sul fondo e schiacciando con le mani i bordi dello stampo. L’onigiri uscirà facilmente. Più ne farete e più prenderete la mano. Una volta estratti sistemati ancora con le mani.
Decorate li ancora con l’alga, potete circondarsi con una striscia oppure creargli, come dice La Pina nel suo libro, una sorta di “mutanda” applicando un pezzo di striscia di alga sulla base del triangolo.
Ora sono pronti da gustare, subito accompagnandolo con wasabi, salsa di soia e maionese oppure da sistemare un una banto box con dell’insalata da portarsi al lavoro come pranzo.
La farcitura al tonno e solo una possibile, si può fare con tonno crudo, salmone e avocado, frittata è verdure. Insomma le possibilità sono infinite.
SINOSSI E LINK D’ACQUISTO:
«I love Tokyo è una canzone d’amore. L’amore mio per il Giappone e per questa città in particolare. Mettere piede a Tokyo è un flash, perché è come entrare nei cartoni animati che guardavamo da piccoli. Le divise alla marinaretta, i dolcetti, le scritte fluo, le ragazze carine, i ragazzi timidi… È tutto esattamente così! Sono stata in Giappone quarantatré volte. Ho deciso di scrivere questo libro perché in questi anni ho fatto da madrina ai viaggi di amici e amiche. Ho disegnato loro centinaia di mappe sui tovaglioli dei ristoranti, ho consigliato dove fare shopping, indicato le strade dove perdersi, i parchi dove riposarsi e, stremata all’idea di dover continuare a farlo, ho detto ‘Ok, lo faccio una volta per tutte!’. Ma l’ho fatto anche per me. Per dare un ordine, anche se mio, a tutto quello che questo posto mi ha dato. E poi perché Tokyo se lo merita. Più di Tokyo amo solo Emi, mio marito. A lui ho chiesto di comporre la musica per questa canzone d’amore. Con I love Tokyo potrete organizzare il vostro primo viaggio, visitare la città senza muovervi dal divano o ritornarci, ricordarla, rivedere sotto altri punti di vista questa meravigliosa capitale asiatica. Vi chiedo solo una cosa: trattatemela bene e amatela come la amo io. I love Tokyo!»