Cucina e videogiochi vi starete chiedendo come queste due parole possano incontrarsi eppure succede e neanche così raramente.
In Veneto lo chef stellato Lorenzo Cogo ha preso ispirazione da un videogioco per creare dei piatti, si tratta di Far Cry 5 ambientato in terre incontaminate nel Montana, paese noto per le grandi distese, panorami mozzafiato e risorse naturali.
In vista del lancio del gioco, lo chef è stato invitato a recarsi in Montana per cogliere dal vivo l’essenza del luogo, conoscere la cucina locale, apprezzare le tradizione per poi riproporre il tutto in dei piatti.
Uno di questi è una tartare di cuore di vitellone con prugne servita fra due ostie, piatto chiamato dallo chef Comunione, si riferisce a quella fetta di America più dura, legata alla libera circolazione delle armi, al fanatismo, a gruppi paramilitari.
Altro piatto la trota iridea, condita con maionese al ginepro (pianta di cui il Montana è ricco) e cous cous di cavolfiore, la trota un animale tipico dei grandi laghi del Montana, altra ricetta ispirata al fanatismo, elemento fondamentale nella trama del gioco, il ragù di cervo con paccheri gratinati, il cervo è un animale simbolo della cucina del Montana.
Il binomio cucina-videogiochi è piuttosto diffuso, basti pensare che spesso si “mangia” qualcuno, Pac man citare un esempio celebre, altri esempi Monster Hunter World o Final Fantasy xv e ancora World of Warcraft o Zelda: Breath of The Wild.