Il calendario del cibo Italiano Aifb si tinge di giallo zafferano, la nostra ambasciatrice Sabrina Fattorini del blog Architettandoincucina ci parla dell’oro rosso!
Un pò di botanica….
Lo zafferano vero (crocus sativus) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Iridaceae, (sono piante perenni che presentano un bulbo) viene coltivato in Asia e in molti paesi del bacino del Mediterraneo e quindi anche in Italia : le colture più estese si trovano nelle Marche, in Abruzzo e in Sardegna, ma lo troviamo anche in Umbria e Toscana.
La parola zafferano deriva dalla parola latina safranum, che a sua volta deriva dall’arabo zaʻfarān (زعفران) (da aṣfar (أَصْفَر), che significa “giallo“).
Dallo stimma trifido del fiore si ricava la spezia denominata “zafferano”, utilizzata in cucina e in alcuni preparati medicinali.
Gli stimmi rossi sono gli unici ad essere commercializzati e consumati.
Quindi quando acquistate zafferano deve essere rosso, diffidate di altri colori.
Ecco alcune curiosità dal libro di Silvia Zanirato “Come cucinare lo zafferano“
Regole d’oro
- Non cuocere lo zafferano se non è indispensabile per la ricetta che esegui. Sopra i 50°C perde le proprietà medicinali, il profumo e si rovina il sapore donato al piatto. Lo Zafferano è termolabile, infatti lo zafferano del Montefeltro è essiccato sotto i 50°C.
Già qui io sbagliavo….per il risotto allo zafferano mettevo lo zafferano nel brodo bollente!!!!
- La maggiorparte dei componenti dello zafferano è idrosolubile, quindi non farlo rinvenire in olio.
- Lascia rinvenire lo zafferano in ammollo in un liquido caldo per un tempo sufficiente, se possibile anche il giorno prima ed usa un contenitore chiuso. Capirai che il prodotto è pronto per l’uso quando il liquido in cui lo hai lasciato rinvenire si colora di un bel giallo paglierino. Se il tempo di ammollo è insufficiente noterai che unendo lo zafferano alla pietanza si crea un cerchio color arancione intorno ai pistilli.
- Non polverizzare lo zafferano in pistilli; stimmi lunghi ed interi sono sinonimo di qualità, purezza della spezia e di un prodotto lavorato a mano.
- Lo zafferano non è tutto uguale. Le proprietà organolettiche del prodotto variano in base alla zona di produzione ed alla tecnica di essiccazione. Lo zafferano italiano è famoso per la sua elevata qualità.
E finalmente ecco la ricetta:
Ho utilizzato il metodo della meringa francese cioè con procedimento a freddo, questo tipo di meringa è molto ben strutturata e otterrà in forno un maggiore volume.
Ingredienti :
- 0,2 g di pistilli di zafferano
- 125 g albumi
- 250 g zucchero semolato
- crema pasticcera e fiori eduli
Procedimento :
Ho lasciato rinvenire lo zafferano negli albumi a temperatura ambiente( naturalmente dipende dalla temperatura che avete) la sera precedente.
Mettiamo in planetaria gli albumi con 125 g di zucchero e montiamo… quando l’albume ha raddoppiato il suo volume si aggiunge la metà del restante zucchero cioè 60 g circa, il resto dello zucchero lo aggiungiamo alla fine quando ormai la montata è ben ferma , sempre in macchina.
Con l’aiuto di una sac à poche facciamo tanti ciuffetti o cestini, come preferite sbizzarritevi nelle forme…. su una teglia ricoperta da carta e le lasciamo in forno ad asciugare ad una temperatura di 50°C, ci vorranno 3-4 ore; questa è la temperatura ideale per rispettare lo zafferano ed avere così un sapore e profumo unico.
Se decidete di aumentare la temperatura per questioni di tempo non superate mai i 140°C.
Non vi resta che farcire il vostro cestino con la crema e decorarlo con un fiore.