Dalla tradizione toscana il periodo di carnevale era il periodo in cui veniva ammazzato il maiale e visto il detto “Del maiale non si butta via nulla” lo strutto detto anche lardo era un’eccellenza e i ciccioli pure.
Quando le donne facevano questa schiacciata, a volte, per renderla ancor più goduriosa, aggiungevano i ciccioli, che non sono altro che il grasso del maiale tagliato a pezzetti, rosolato e aromatizzato in un canovaccio.
C’è chi ne odia il sapore, ma se sentite lo strutto e i ciccioli dell’Alessandra (Villa Magra) non potrete piu dire cosi, non se ne sente il sapore forte, ma diventa piacevole, io glieli ordino ogni volta che viene al mercatino Bio di Olmi, sennò non mi tocca, troppi ne conoscono la sublime bontà!!!
Alcuni anni fa provai a farla, ma non andò bene l’esperimento, forse era ancora la mia inesperienza per i lievitati, ma questa volta è venuta soffice soffice e golosa golosa proprio come dev’essere. La moda degli ultimi tempi è tagliarla a metà e farcirla di crema o di cioccolata, ma io la amo liscia, per degustarne tutto il suo sapore.
In questi giorni mi sto preparando per l’appuntamento di domenica prossima, per San Valentino, da Wonderpark, dove mamme e bambini potranno creare il loro dolcetto per la serata speciale dell’amore, se non avete ancora prenotato, sbrigatevi, ci sono ancora solo pochi posti!!!
Siccome mi è stato chiesto un titolo per il prossimo showcooking da
Florenzi Casa che si terrà il 21 febbraio dalle 16:00 alle 18:00, oggi pausa pranzo sono andata a farmi una bella camminata su per le mie meravigliose colline, non c’è modo migliore di concentrarsi se non camminando nella natura, respirandone tanta bellezza, chiarendoti le idee!
Ricetta tratta dal libro di Giovanni Righi Parenti “Cucina Toscana”