È domenica mattina, il cielo è grigio, nuvole cariche di pioggia. L’acqua oggi deve scendere giù, è stato un mese troppo “asciutto”. Non mi lamento perché piove, abbiamo bisogno della pioggia, adesso, se non vogliamo ritrovarci in emergenza come lo scorso anno, già dal mese di maggio. Io tanto, anche se il cielo è grigio, un po’ di colore lo trovo sempre. Come in questi giacinti blu spontanei, che tra poco tempo cominceranno a nascere. C’è chi la chiama Scilla, chi Hyacinthoides hispanica, a me sembrano semplicemente meravigliosi.
Piccole stelle blu, che si fanno spazio tra foglie e ramaglie. Fieri bulbi che ogni anno tornano, sempre più prosperosi e seducenti. Questi giacinti blu spontanei, prediligono la compagnia degli alberi. Si fanno compagnia, come in certe lettere d’amore, per un breve periodo, ma tanto sono in simbiosi, che fanno tesoro di quel poco tempo, che è concesso loro di “esibirsi al pubblico”. Tornano piano piano nel sottosuolo, sono un po’ pigri, gli piace fare lunghi sonni. Si tratta sempre di erbacee perenni, con il loro ciclo vegetativo.
Come una campanella, quando ti muovi, solleticato dal vento, cominci a danzare. E ti riempi di sfumature, che vanno dal blu al violetto, in base alle sostanze del terreno che ti ospitano. Stamani mi sono svegliata così, avevo voglia di regalarvi un po’ di colore e di bellezza. Non sta a me raccontarvi tutte le proprietà, di questi giacinti blu spontanei, c’è già chi lo fa, in vari portali qua e là. Io avevo soltanto voglia di farvi conoscere qualcosa di bello e spontaneo, tutto qua.
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