Recensione: oltre a Tripadvisor c’è di più. Diciamola tutta, il Gufetto, alla fin fine, convince e non convince. Una visione un po’ anglosassone, fatta di anonimato da parte dei recensori e l’idea, da parte di molti, che ciò che viene scritto vada sempre preso con le molle. Così, prima di mettere la propria pancia a disposizione del primo ristoratore che capita, c’è sempre l’idea di dare un’occhiata dal buco della serratura. In ballo i soldi del conto, spesso non pochi, e la propria digestione, che non è in svendita.
A questo punto s’innesta la storia di “Kaipai” che nasce dalla passione per la cucina di Greta Cella e del marito Francesco Borelli, coppia lavagnese gourmet nella vita e in questa avventura, che però non si è voluta fermare ai piatti di portata. E così hanno trovato il modo di approntare un’iniziativa come Kaipai che vuole “aiutare l’utente a scegliere il proprio ristorante in base a recensione autentiche e realizzate dopo aver, veramente, assaggiato i piatti.” Iniziativa nata e sviluppatasi anche grazie alla collaborazione con CyberTribu, l’azienda che aiuta a sviluppare progetti informatici innovativi.
La garanzia della certificazione arriva dal fatto che la recensione sarà accompagnata dalla foto dello scontrino, in modo tale da dimostrare l’effettiva presenza, presso il ristorante, di chi recensisce.
Kaipai, che in lingua maori significa “buon appetito”, è una piattaforma che mette in contatto clienti e ristoratori e non è solo recensioni. Infatti il ristoratore ha a disposizione un proprio spazio autogestito all’interno del quale può lanciare la proprio offerta. Magari anche lasti minute, quando la cucina strabocca e la sala piange. Il cliente, da parte sua, con una rapida “smanettata” può decidere lui stesso last-minute, in quale locale recarsi a pranzo e cena. Potrà anche approfittare delle eventuali offerte. Potrà giocare d’anticipo dando un’occhiata alle recensioni della community.
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