LA MODERNITÀ DI UN COCKTAIL RESTAURANT
Oggi Izu non è solo cibo: la sperimentazione è declinata anche nel beverage, con un’attenzione rivolta in particolare all’area drink. Cocktail sperimentali, interessanti e inaspettati vengono rivisitati in chiave asiatica e proposti per l’aperitivo o per accompagnare la cena. La proposta di drink è ampia, a partire da quelli analcolici per arrivare a quelli a base sake, ma anche vodka, rhum o whisky. Ludmila Samo, giovane ma già esperta bartender, gode di una postazione al centro del ristorante, da cui prepara spettacolari drink su misura, in base ai gusti degli ospiti, per rendere l’esperienza a tavola ancora più divertente e indimenticabile.
UNO SGUARDO AL MENU
Marzo-aprile del 2019 segnano la rivisitazione del menu, che gioca con il passato e il presente per fonderli in un racconto che nasce dalle origini ma strizza l’occhio al futuro. È l’anima di Izu, in sperimentazione continua, dove la leggerezza e il sapore sono come equilibristi ben poggiati su un filo di follia, dove l’obiettivo è che ogni piatto lasci nell’ospite il desiderio di essere rigustato, una sensazione di leggerezza e di sapore che faccia venire voglia di assaggiare un’altra volta, e un’altra ancora.
È la ricerca del sapore perfetto, dell’umami, detta in giapponese, di quella pienezza di gusto ed equilibrio di consistenze. E proprio nell’uramaki Uma-Mi si gusta la commistione di sapori e la voglia di divertire il palato: un piatto dal gusto fresco, un classico che sorprende con la presenza dei pomodori ciliegino prendendo ispirazione dalla bruschetta all’italiana. Descrive poi apertamente la filosofia di Izu il Fusion Udon, un piatto creato pensando al risotto alla milanese per poi deviare verso le grandi risorse dell’Asia: così nasce questo udon allo zafferano con aggiunta di curry, per giocare con le sfumature del giallo. Il latte di cocco, altro richiamo all’India, conferisce leggerezza e cremosità al piatto al punto giusto.
Stupisce per dolcezza invece il Ceviche di Mare, un piatto tipico del Perù, che da Izu fa da ponte tra due paesi geograficamente distanti ma storicamente vicini. Il Ceviche di Izu richiama fortemente i profumi del Mediterraneo grazie ai pomodorini e alla marinatura delicata che ne fanno un piatto multiculturale, con rimandi dall’Estremo Oriente all’America Latina, passando di volata dal Bel Paese. Tra i piatti più divertenti meritano una menzione speciale lo Shiso Fry, ispirato ai samosa indiani, preparato con foglie di shiso leggermente speziate, ripiene di branzino e cotte in una tempura leggera, o anche il Calamaro Pop, con una panatura di palline di riso soffiato e una freschissima crema allo yuzu che accompagna e rende questo piatto divertente e perfetto sia per un pasto che per un aperitivo.
JIN, FIGURA POLIEDRICA
È grazie allo spirito propositivo di Jin Yue che lo spazio di corso Lodi è in crescita costante da più di venticinque anni e due generazioni: prima precorrendo i tempi con la sua gastronomia cinogiapponese, poi diventando uno dei primi ristoranti che ha saputo elevare il concetto di “fusion”. È proprio Jin, coadiuvato e affinacato da sua sorella Valentina, il motore della creazione dei piatti in menu, ma è anche lui che forma la brigata all’esecuzione quotidiana, insegnando ricette, trucchi, tutto quello che fa parte del piatto e della filosofia di Izu per poter mettere in pratica e replicare ogni pietanza sempre con la stessa precisione e qualità. Non solo: tutti i giorni, durante le ore del servizio, Jin lavora in sala. Nel suo ruolo di maitre, dirige e controlla che il servizio di sala proceda al meglio, che gli ospiti ai tavoli siano coccolati ed escano soddisfatti. La filosofia di Izu ruota intorno alla personalità poliedrica del suo proprietario, che fa da calamita e che come un direttore d’orchestra dirige tutti gli strumenti – la cucina, la sala, gli acquisti, il personale – per garantire tutti i giorni che la sinfonia risuoni in modo armonioso ed armonico.
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