Classe 1934. Nata a Kent, in Inghilterra, Rose ha studiato alla Dover School of Art e la Folkestore e poi al Royal College of Art. Nel 2015 diventa uno dei membri della Royal Academy of Arts (Ra Elect) diventando una delle pittrici più richieste a livello internazionale.
Alla veneranda età di 83 anni e nonostante la sua fama arrivò tardi, Rose con il suo bob grigio cenere e le sue sneakers da teenager legate con lacci rosa confetto riesce ad emergere con la sua personalità estrosa e forte e il suo modo dolce di fare arte, come volesse trasmettere attraverso le sue pennellate la magia sognante ed oltraggiosa di un bambino. Un talento il suo che non segue regole e odia i profitti, un modus operandi da vera fantasista.
“I want to be known for my paintings, not because I’m old”.
Una semplicità artistica che da’ un volto nuovo all’arte. Dipinge e poi se qualcosa non le piace ci ridipinge sopra, ricrea e da vita a nuove prospettive sul mondo. Sovrapposizioni e concept opposti. L’ordine e il caos, la voglia di riscatto, la grinta di chi non teme le imperfezioni della vita, di pace anteriore, di serenità, di libertà, attingendo dalla moda, dal cinema, dai giornali, dalla gente, dalle culture, dalla società, dallo sport e dalla sua vita personale, ricordi e presente.
Rose dipinge su tele in canvas formato oversize non intelaiate creando composizioni con un estro puerile quasi provocatorio, combinando didascalie e linee scarabocchiate ad immagini gioiose e personaggi stilizzati e goffi, anche surreali. Grafismi che non sono mai troppo sofisticati. E poi c’è humor, c’è anticonformismo.
Uno stile quello di Rose senza paragoni, con contrasti cromatici e sbalzi di colore che simboleggiano la via di fuga, quella dei sogni, quella che non fa pensare. La pittura contemporanea di Rose è insolita, per alcuni fumettistica – anche se lei odia che la definiscano così – incisiva e per niente scontata e rievoca una dimensione alternativa lontana dalla vita concreta e troppo grigia di ogni giorno, quella che i sognatori conoscono bene.
“È l’opposto di una vita controllata”, afferma Wylie. “Il mondo è un po’ triste, invece a me piacciono i sogni.”
Wylie dopo la recente morte del marito vive da sola. “Mi manca enormemente mio marito. Il principale grande entusiasmo in arrivo è la pittura. La pittura è al tempo stesso orribile ed emozionante. Quando sta andando male, è molto deprimente – non è divertente. Ma poi ci entri e non puoi fermarti. È compulsivo. Se non fosse lì, la vita sarebbe molto triste. “
Se capitate dalle parti di Londra, potete ammirare alcuni dei capolavori dell’artista britannica al The Serpentine Sackler Gallery fino all’11 Febbraio 2018.
E sognare, con occhi e cuore.