Il Corollo, antico dolce tipico senese di Pasqua

A Siena durante la Settimana Santa, si faceva la Schiacciata di Pasqua o Sportellina (della quale ho scritto in questo post) e con gli avanzi della pasta le mamme preparavano per i loro bambini il “Corollo“, una ciambella di pasta lievitata, che si poteva mangiare già il sabato santo, mentre invece la Schiacciata si poteva gustare solo il giorno di Pasqua, una volta tornati dalla messa e dopo che la stessa aveva ricevuto la benedizione insieme alle uova. 
Oltre alla meraviglia di poter mangiare un dolce in anticipo rispetto alla Pasqua, per i bambini il Corollo era anche un’occasione di gioco: infatti si mettevano al collo dei bimbi legati con una cordicella o un nastro ed i piccolini, dovevano sbocconcellarli pian piano, con grande attenzione, per non rompere il buco. Vinceva chi riusciva a far durare il Corollo, più a lungo possibile attaccato al collo.
A casa mia il Corollo non veniva fatto mai, mia nonna faceva la Sportellina e la mangiavo con l’uovo di cioccolato. Grandissima esperienza pasquale!
 Ma da grande ho scoperto il Corollo in una panetteria a Siena. Questo è un dolce povero che ancora oggi si trova solo in alcune panetterie della città del Palio. Da quando l’ho scoperto, mi piace comprarlo e gustarlo appena fatto, morbido e profumato di anice. 
Quest’anno invece, ho deciso di provare a farlo in casa. E’ più facile e veloce della Sportellina, meno dolce e più vicino al sapore del pane, ma con l’uovo di cioccolata è buonissimo. Poi i giorni seguenti se il Corollo avanza, potete mangiarlo a colazione, tostato e accompagnati con la crema di nocciole o con la marmellata ed il burro. Esperienza da fare, assolutamente! 
Intanto Buona Pasqua a tutti!

Ho provato 2 ricette diverse: una è quella di Giovanni Righi Parenti, dal libro “Dolcezze di Toscana” l’altra è della mia amica Patrizia Malomo del blog “Andante con Gusto“.
Quella di Patty, più buona e golosa, quella di Righi Parenti, più vicina al gusto del pane e forse più come dovrebbe essere trattandosi di un dolce antico. Però se lo rifarò, rifarò il Corollo di Patty, perché è troppo più buono.
Comunque le ricette ve le metto entrambe.

Il Corollo con la ricetta di Giovanni Righi Parenti

Ingredienti per 7 corolli
  • 300 g di farina 0
  • 80 g di zucchero
  • 30 g di miele
  • 50 g di olio extra vergine d’oliva
  • 25 g di semi di anice
  • 15 g di lievito di birra
  • 1 pizzico di sale
  • 1 uovo intero



Preparazione
Sciogliere il lievito in poca acqua e lasciare che si attivi formando le bolle. Impastare la farina con il lievito attivato, aggiungendo lo zucchero, il miele, l’olio extra vergine di oliva e i semi di anice. In ultimo aggiungere il sale. Lavorare bene nell’impastatrice fino ad incordatura. Togliere l’impasto dalla planetaria e formare una pagnotta. Lasciarla lievitare per almeno 4 ore in un ambiente caldo. Trascorso il tempo, riprendere la pasta e dividerla in porzioni da circa 70 g. Rullarli in cilindri da chiudere a ciambella, formando i Corolli. Sistemarli su una placca da forno unta d’olio e spennellarli con un uovo sbattuto con un po’ di acqua, per renderli lucidi. Cuocerli in forno a 160° per 25/30 minuti, fino a doratura.

Il Corollo con la ricetta di Patrizia Malomo

Ingredienti per 12 corolli, ma a me piacciono più grandi e ne ho fatti solo 9
  • 200 g di farina 00
  • 100 g di farina Manitoba
  • 10 g di lievito di birra
  • 50 g di zucchero + 1 cucchiaino
  • 1 pizzico di sale
  • 25 g di olio extra vergine di oliva
  • 25 g di strutto
  • 15 g di semi di anice
  • 200 ml di acqua tiepida
  • 1 tuorlo d’uovo



Preparazione
Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero e lasciare che si attivi formando le bolle. Intanto versare la farina con lo zucchero, i semi di anice, mescolare bene e fare la fontana. Aggiungere il lievito ed azionare la planetaria a velocità media, munita di gancio, continuando a versare l’acqua piano piano. Continuare ad impastare e versare sale e olio extra vergine di oliva. Lasciar lavorare l’impastatrice fino ad incordatura dell’impasto (ciotola pulita e impasto attaccato al gancio).
A questo punto iniziare ad aggiungere lo strutto a fiocchetti, aggiungendo ogni fiocchetto solo quando quello precedente non sarà stato incorporato. Impastare per almeno una decina di minuti e comunque prima di interrompere sarà utile fare “la prova del velo”, cioè prendere un pizzico di impasto fra pollice ed indice e tirandolo verso l’esterno, bisogna riuscire ad estenderlo fino a vederne la trasparenza, come un velo.
Sistemare l’impasto in una ciotola oleata e far lievitare per almeno 2 ore (l’impasto deve quasi triplicare). Trascorso il tempo della prima lievitazione, prendere l’impasto e sgonfiarlo. Arrotolarlo a salsicciotto e dividerlo in 9 pezzi. Ricavare dei cilindri lunghi circa 20 cm e chiuderli formando i tradizionali Corolli.
Sistemare ogni ciambella su una placca ricoperta di carta forno distanziandole bene l’una dall’altra e farle lievitare ancora un’ora, finché saranno raddoppiate. Sbattere il tuorlo con un cucchiaio d’acqua  e spennellare bene ogni Corollo. Infornarli a 180° e far cuocere per circa 25 minuti, fin quando non saranno di colore ambrato. Far raffreddare su una gratella e consumarli freddi.

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