Il casatiello di Sant’Arpino e il libro street Food di Giuseppe Bagno

In questi anni ho partecipato, in giro per l’Italia, a diversi eventi enogastronomici …è inutile negare che molte di queste manifestazioni andrebbero bandite perché nascono esclusivamente con lo scopo di generare cassa per alcune organizzazioni.

Queste manifestazioni, come fiere e sagre invece, devono essere un veicolo per fare cultura, perché il cibo è l’espressione dell’identità culturale di un popolo ed è oggi  un elemento di sviluppo economico e di coesione sociale.

Sant’Arpino (CE), città di circa 14000 abitanti in provincia di Caserta è un esempio virtuoso di come un evento enogastronomico va inserito in un contesto culturale più ampio come descritto.
Grazie all’impegno costante della Pro Loco e delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute, la “Sagra del Casatiello” quest’anno ha celebrato la XXVII edizione attirando tantissimi turisti provenienti da tutt’Italia. Continuo a ripetere che una Pro Loco organizzata è il segnale tangibile dell’unità di una comunità oltre a  una maturazione culturale volta alla crescita del territorio.
Sant’Arpino ha avuto il merito di valorizzare una tipicità regionale e farla sua: oggi Sant’Arpino è il Casatiello. Il casatiello è una  torta rustica, o più comunemente un pezzo di pane impastato con sugna e pepe e  conciato con “cas” (formaggio), salumi e uova. Piatto nato e consumato nei periodi di Pasqua, oggi lo degustiamo tutto l’anno grazie anche a molti panificatori di Sant’Arpino. La sagra è riuscita nello scopo di portare “l’elemento di sviluppo economico” per questo settore, creando anche una sorta di competizione e rivalità tra i panificatori. Rivalità e competizione associata al rispetto ha migliorato il prodotto nella qualità e   portando anche rivisitazioni attinenti al nostro territorio.
Gli attori di questa innovazione sono : 
  • Casatiè di Paolo e Andrea PETRONE Via Alcide de Gasperi, 134  tel:. 0818918209 – 81030 Sant’Arpino CE
  • Fratelli ARENA ,Via G.Mazzini, - tel:. 081 891 742981030 Sant’Arpino CE
  • Antichi Sapori  GIFUNI Via ziello 12 - tel:. 081 891 820981030 Sant’Arpino CE,
  • La casa del Pane Via di Vittorio, 55 -  tel:. 081 891 9103 - 81030 Sant’Arpino CE, 
  • Panificio Angelo Pio Via A.Volta 1, 81030 Sant’Arpino – CE .
La cerimonia di inaugurazione della XXVII “Sagra del Casatiello “ , tenutasi nel Palazzo Ducale “Sanchez de Luna “ a Sant’Arpino (CE), ha visto il mio intervento sui piatti tipici del territorio presentando alla comunità di Sant’Arpino ”La Pastiera Rustica Marcianisana”.
Nell’occasione è stato presentato il libro Street Food Il cibo di strada nella storia di Giuseppe Bagno, un’opera che descrive tutto il percorso del cibo da strada fino ai giorni nostri, con ricette  e molte informazioni sui caffè storici Italiani.
Lo street food nasce con la storia del genere umano. I primi cibi di strada risalgono, senza ombra di dubbio, all’età della pietra e precisamente all’epoca in cui l’Homo Erectus scoprì il fuoco e cominciò a cacciare e arrostire le carni. Ha quindi origini paleolitiche ma, per poterlo ascrivere nell’olimpo delle culture gastronomiche, dobbiamo aspettare il periodo greco-romano. In una scorrevole sintesi dalle origini ai giorni nostri l’autore ci guida in un viaggio alla scoperta delle più interessanti ricette medievali, rinascimentali, del Settecento e dell’Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri e alle nuove frontiere del cibo di strada. Un interessante capitolo è dedicato alle piazze italiane che per secoli hanno fatto da palcoscenico a generazioni di mercanti e venditori ambulanti dai caratteristici nomi regionali e ancora particolarmente intrigante è il racconto della storia dei più importanti “Caffé” d’Italia: Gambrinus di Napoli, Bicerin di Torino, Florian di Venezia, Spinnato di Palermo, Rivoire di Firenze, Greco a Roma, Pedrocchi di Padova, Specchi di Trieste, Cova a Milano e Mangini a Genova.

Per acquistare il testo:
https://www.ibs.it/street-food-cibo-di-strada-libro-giuseppe-bagno/e/9788888623924
La presentazione  è stata  coordinata dal giornalista Elpidio Iorio. Dopo l’incontro, nella corte del Palazzo Ducale sono seguiti  le esibizioni dei gruppi di musica folk e popolare “Vottafuoco” e “ViaNova”, il taglio e la degustazione del Casatiello, la degustazione del “Cuzztiello” e della “Pastiera Rustica Marcianisana” a cura dell’associazione Enogastronomica Il Cortile di Cerere.

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