Da tempo sappiamo che la plastica sta invadendo il mondo, abbiamo visto immagini degli oceani invasi da tonnellate di plastica, la quantità che viene inghiottita dai pesci dovrebbe farci pensare, facendo la spesa notiamo da soli quanta ne viene utilizzata in flaconi, vaschette monouso, sacchetti, contenitori di vario genere.
Cercare di eliminarla o quanto meno ridurla è una sfida per tanti, start up, progetti, bandi, tecnologie, molte le persone che cercano di trovare una soluzione, per esempio in Indonesia l’impresa Evoware utilizza le alghe, producono oggetti ecologici il cui confezionamento è del tutto biodegradabile, realizzato con le alghe, fra i prodotti un bicchiere commestibile dove magari mettere il gelato.
In California l’azienda Apeel Sciences ha progettato e brevettato una pellicola Edipeel per imballare frutta e verdura, il film che ricopre gli alimenti non solo è commestibile ma li conserva cinque volte più a lungo di un imballaggio di plastica; sempre negli Stati Uniti il birrificio artigianale Saltwater Brewery sta progettando con una start up un materiale che possa tenere insieme le lattine di birra.
La crusca è il materiale scelto da un’azienda polacca, la Biotrem, per realizzare delle stoviglie, possiamo dire che sono stati dei pionieri dato che le producono dagli anni novanta, piatti e posate commestibili, biodegradabili in trenta giorni.