Un bon bon con un cuore di mandorla profumato al limone che si può trovare in tutta la Sardegna pur assumendo nomi differenti..
Ingredienti
200 g di zucchero semolato + q.b.
300 g di mandorle dolci
50 g di liquore all’anice
30 g di acqua di Fior d’Arancio + q.b.
1 limone biologico, la scorza
Procedimento
Tuffate per pochi istanti le mandorle in acqua bollente, poi pelatele, lasciatele asciugare per bene (al sole oppure a bassa temperatura all’interno del forno) e tritatele molto finemente insieme a un cucchiaio di zucchero preso dal totale.
Grattugiate la parte più esterna della buccia del limone.
Versate il rimanente zucchero semolato in un tegame, unite la scorza grattugiata del limone, il liquore e l’acqua di Fior d’Arancio. Portate sul fornello e fate scaldare, mescolando di tanto in tanto, finché lo zucchero si sarà sciolto del tutto. Quindi unite anche le mandorle, continuando a mescolare con un cucchiaio di legno.
Appena il composto si sarà rappreso leggermente, toglietelo dal fuoco e trasferitelo su un piatto (altrimenti sarà troppo caldo per essere lavorato).
Dividete il composto in porzioni da 15 grammi.
Inumiditevi le mani con dell’Acqua di Fior d’Arancio e preparate delle palline che passerete subito nello zucchero semolato.
Una volta terminate tutte le palline, avvolgetele nella carta velina, precedentemente tagliata, come se fossero delle caramelle.
Prima di servirle lasciatele riposare almeno per un’oretta.
La carta velina dovrà avere una dimensione di 13×19 cm, con delle frange di 4/5 cm per lato.
Si conservano in vasi di vetro o in scatole di latta.