Golden View, fine dining con vista

Cosa c’è di più bello che trovarsi a Firenze? Andare sul Ponte Vecchio. E più bello del Ponte Vecchio? Cenare al Golden View con vista sul Ponte Vecchio. Il locale è stato aperto nel 2002 da un giovanissimo e lungimirante Tommaso Grasso, toscano ma di origine siciliana, impegnato nell’attività di famiglia che distribuisce prodotti alimentari di eccellenza.

Tommaso Grasso e Sara Taccetti

Tommaso Grasso e Sara Taccetti

Una scelta forse un po’ azzardata, ma dopo 22 anni sicuramente una scommessa pienamente vinta, quella di Tommaso, che ora gestisce con successo il ristorante insieme alla moglie Sara Taccetti. Golden View si sviluppa su 550 mq, con grandi vetrate che si affacciano sul Ponte Vecchio, sull’Arno, sul Corridoio Vasariano e sugli Uffizi. 

sala con vista Golden View

Il décor è total white, a parte il tocco di colore dato dai quadri appesi alle pareti, con arredi moderni e minimal, così come la mise en place, con tovaglie immacolate, che mette in risalto i piatti dell’executive chef Andrea Candito

golden view entrata

Si entra da via de’ Bardi, dalle vetrine si scorge il banco pescheria e più in là la cucina a vista. Quando si varca la soglia, c’è un lungo suggestivo bancone bar in legno d’ulivo e marmo di Carrara, una zona gastronomia con una vetrina con salumi e formaggi, e a seguire il banco da lavoro della pastry chef Caterina Saraò.

Andrea Candito e Caterina Saraò

l’executive chef Andrea Candito e la pastry chef Caterina Saraò

Dal mese di giugno 2023 alla guida del locale c’è l’executive chef Andrea Candito. Classe ’91, nato a Napoli, è figlio d’arte, suo padre infatti negli anni ’80-’90, era proprietario e chef di un ristorante e di una pizzeria nel cuore di Napoli. E’ proprio qui che Andrea muove i primi passi insieme ai suoi tre fratelli, e dove capisce che quella sarà la sua strada. Dopo essersi formato all’Istituto Superiore di Cucina Giorgio Vasari, intraprende un percorso lavorativo che lo porta nelle cucine di Gaetano Trovato, al ristorante Arnolfo, due stelle Michelin; di Michelino Gioia, all’Hotel Pellicano una stella Michelin; e con la chef Entiana Osmenzesa dove amplia le sue conoscenze e affina le sue capacità, anche a livello gestionale ed economico, avendo gestito per sei anni la cucina del ristorante O Munaciello di Firenze. Al Golden View propone piatti che mescolano le sue origini campane con la terra che lo ospita la Toscana, e dove non manca mai il mare, heritage importante del suo bagaglio familiare. Chef Candito ama molto anche lavorare le verdure ed è estremamente attento all’aspetto della sostenibilità, seguendo i principi secondo cui  in cucina non si butta via niente e applicando il concetto di recupero. Gli ho chiesto, come di consueto, di definire con tre parole la sua cucina e lui mi ha risposto: “mediterranea, tradizionale e in evoluzione”. Ed è ciò che ho trovato nei piatti che ho assaggiato, ben equilibrati, piacevoli, non troppo azzardati, ma capaci di sorprendere, e in linea con la voglia del ritorno alla tradizione e ai sapori autentici, e che adesso vi racconto. Chef Candito ha creato per noi un percorso gastronomico attingendo dai tre menu proposti: quello di terra, di mare e dell’orto.

cocktail Golden View

Veniamo accolte con un cocktail di benvenuto uno speciale Gin Fizz declinato in rosa, ovvero pompelmo fresco, soda al pompelmo rosa e decorato con una fetta di arancia disidratata, con una rosellina selvatica e violette.

ostrica Krystale

Si inizia con un amuse bouche, una straordinaria ostrica Krystale cotta a carbone, con scalogno marinato in aceto di Villa Calcinaia e olio al finocchietto selvatico 

zuppetta di crostacei

zuppetta di crostacei con rape, puntarelle ed erba cipollina composta da scampo imperiale, gambero rosso e mazzancolla scottati, con alla base delle rape in agrodolce, puntarelle fresche, brodo di crostacei, olio all’erba cipollina e chips di tapioca

capasanta scottata

capasanta scottata su una base di lenticchie, pomodoro, spuma di patate, alloro e cecina croccante

tortelli di ragù alla genovese

tortelli di ragù alla genovese, cime di rapa e provola affumicata, un piatto in cui si ritrova un gradevole contrasto tra la dolcezza della cipolla, l’amaro del friarello (come è chiamata in Campania la cima di rapa) e la rotondità della provola, per me che amo i primi un vero piatto top!

risotto mantecato con crema di topinambur

Due piatti dal menu vegetariano: risotto mantecato con crema di topinambur, carciofi croccanti e cotti nel risotto, nocciola tostata, salsa di nocciole e rafano, olio alla maggiorana, chips di buccia di topinambur

bistecca di sedano rapa

e bistecca di sedano rapa, accompagnata da una crema di sedano rapa, cremoso all’erba cipollina, scalogno in agrodolce e un fondo con del tartufo bianchetto, una “carne non carne”, un piatto che incontra pienamente il gusto anche di chi non è vegetariano

filetto alla Rossini

A seguire filetto alla Rossini, adagiato su un pan di Spagna speziato, fondo realizzato con Marsala, foie gras e tartufo bianchetto, alloro e spinacino fresco con sale, olio e aceto.
Si occupa della preparazione dei dessert la pastry chef Caterina Saraò, compagna di chef Candito. E’ la “maestra del dolce non dolce”, super giovanissima, è nata infatti nel 1996, anche a lei ho chiesto di definire il suo concetto di pasticceria in tre parole e a cosa si ispira e così mi ha risposto: “stagionalità, ricordo e tradizione”

lingotto di biscotto alla nocciola

Ci ha fatto assaggiare due dolci: un goloso lingotto di biscotto alla nocciola con all’interno un chutney di mela, coperto da cioccolato bianco e nocciola

sablé

e un sablé, frangipane all’arancia, crema alla vaniglia, mousse alla cannella e tuile con gel all’arancia

cantina Golden View

Per quanto riguarda i vini, la scelta è effettuata da Tommaso Grasso e dal wine manager Paolo Miano. Una carta dei vini con proposte autoctone, nazionali ed internazionali, con ampio spazio ai Super Tuscan che, insieme ad altre eccellenze, riposano nella cantina privata situata a 200 metri dal ristorante, in quelle che un tempo erano le stalle del dirimpettaio Palazzo Capponi, con pietre originali del 1200. La cantina viene utilizzata anche per degustazioni ed eventi privati. Accanto a Golden View c’è Forneria, un concept nato nel 2023, per gli amanti di pizza, pasta e pane, che viene prodotto anche per il ristorante, con farine biologiche di grano 100% italiano. Ma di questo, con un’altra chicca, ve lo racconterò un’altra volta!

Golden View
Via de’ Bardi 58/r
Firenze
Tel. 055 214502

P.S. Cucina con vista, e che vista! Golden View soddisfa tutti i cinque sensi!

L’articolo Golden View, fine dining con vista proviene da Isabella Radaelli.

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