Galani vegan

Il carnevale impazza e io che faccio? Mica mi vesto in maschera e vado a festeggiare, no no, io mi chiudo in casa a friggere, una situazione decisamente meno caotica. Non ricordo nemmeno l’ultima (e forse unica?) volta che sono stata a Venezia per il carnevale, diciamo che non è la mia festa preferita, come del resto Natale, Capodanno, Pasqua, ecc ecc in pratica non me ne piace nemmeno una!  

Però se c’è da cucinare qualcosa di particolare non mi tiro mai indietro e quindi anche quest’anno ho scelto come unico giorno dell’anno  dedicato alla frittura un giorno vicino alla fine del Carnevale, così sono sicura che non dovrò replicare. Non perché il fritto non sia buono eh! E come potrebbe essere, ma solo perché non è molto salutare, quindi lo evito. 
Però dai, un giorno all’anno si può fare, ma anche due eh, scelta libera, non voglio essere tropo rigida, se mangiamo bene tutti i giorni, un po’ di fritto due volte all’anno ce lo possiamo concedere. 
Quest’anno è la volta dei galani vegan, o frappe che dir si voglia. L’anno scorso invece mi sono dedicata alle frittelle vegan. I galani vegan sono venuti favolosi, le frittelle vegan erano irresistibili, quindi non so cosa consigliarvi, scegliete in base alle vostre preferenze, o preparateli entrambi :) 
L’olezzo del fritto vi accompagnerà per qualche giorno ma poi se ne andrà, giuro ;) E  Niente, che altro dire? Non sono difficili da fare, basta una macchina per tirare la pasta sottile, la mia arriva fino a 9 e io mi sono fermata a 7, per me così sono perfetti, più sottili direi di no! Per il resto un semplicissimo impasto da far riposare un po’. L’olio per la frittura deve essere alla giusta temperatura, se è troppo caldo diventano scuri in un attimo essendo sottili, quindi cercate di mantenerlo in temperatura (circa 175°) e vi verranno perfetti.
Galani vegan 

Preparazione: 40 minuti
Cottura: 20 minuti

farina 2: 350 g
farina 0: 150 g
vino bianco secco: 160 g
margarina (homemade o di ottima qualità): 30 g
estratto di vaniglia: 2 cucchiaini
grappa: 3 cucchiai
buccia di 1 limone bio grattugiata finemente
buccia di ½ arancia bio grattugiata finemente
zucchero a velo di canna: 50 g più per servire
aceto di mele: 1 cucchiaino
olio di arachidi: per friggere (circa 1 l)
acqua: qb

Procedimento
Setacciate le farine con il sale, aggiungete lo zucchero, fate un foro al centro e versate il vino. Cominciate ad impastare aggiungendo anche l’aceto,  la grappa, la vaniglia, le scorze grattugiate e la margarina poca alla volta. Lavorate l’impasto sulla spianatoia finché sarà liscio (circa 15 minuti) aggiungendo se necessario qualche cucchiaio d’acqua.  Avvolgete il panetto nella pellicola trasparente e fatelo riposare un’ora. Trascorso il tempo riprendete il panetto e dividetelo in pezzi. Tirate ognuno in una sfoglia sottile utilizzando la macchina per la pasta. Infarinate un piano di legno ed adagiate le sfoglie. Tagliatele con una rotella dentata in rettangoli e praticare un’incisione longitudinale al centro di ognuno. 
In una casseruola ampia scaldate abbondante olio di arachidi portandolo a circa 175° friggete i galani per pochi minuti due alla volta rigirandoli finchè saranno leggermente dorati. Estraeteli con una forchetta e appoggiateli su carta assorbente da cucina. Serviteli freddi cosparsi di abbondante zucchero a velo.

Un bacio a tutti e al prossimo post

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