Le tradizioni per festeggiare San Giuseppe e i papà sono diverse in ogni parte d’Italia e ogni paese ha la propria usanza; tra i dolci di San Giuseppe più conosciuti ci sono le zeppole fritte o al forno, mentre qui a Monte Argentario (GR) seguiamo una tradizione comunque comune a molte altri parti d’italia e facciamo le frittelle di riso.
Nella mia famiglia erano d’obbligo, mio nonno e mio fratello di nome Giuseppe festeggiavano anche l’onomastico e mio nonno friggeva chili di riso che distribuiva poi ai 5 figli e agli 11 nipoti perché non poteva esistere San Giuseppe senza frittelle. Tra le varianti di queste frittelle preparava quelle bagnate con l’alchermes, cosa che non fanno tutti nemmeno qui in paese, ma devo dire che il motivo della bagnatura non è solo estetico, ma serve a mantenerle morbide più a lungo.
Oggi mi sono avanzate delle frittelle non bagnate e mangiandole le ho trovate un po’ dure e meno buone rispetto a quelle bagnate nell’alchermes che anche il giorno dopo sono ancora perfette, morbide e saporite. Se poi non si ama molto il liquore si può diluire con acqua oppure cambiare liquore.
Ingredienti
- 200g di riso (io semi integrale)
- 600ml di latte (io di soia)
- 40g di burro
- 4 cucchiai di zucchero semolato (io di canna)
- la scorza di 1 arancia e 1 limone grattugiato
- 2 uova
- farina q.b (io vado ad occhio ma di solito su 200g di riso non vanno più di 100g)
- 2 cucchiaini di lievito per dolci (opzionale, nonno non lo metteva, io l’ho messo)
- olio per friggere
- alchermes
- un bicchierino di liquore a scelta (Strega nella tradizione, ma anche cognac o marsala)
Preparazione frittelle di San Giuseppe
Per prima cosa si bolle il riso nel latte leggermente salato in modo che il latte venga del tutto assorbito dal riso, mescolando continuamente per non fare attacacre. Io ho usato il bimby così non sono dovuta stare a girare.
Si aggiungono poi le scorze grattugiate, il burro, lo zucchero, le uova, il liquore e per ultima la farina con il lievito.
Portiamo a temperatura l’olio per friggere e cuociamo le frittelle che formeremo direttamente in padella usando 2 cucchiai per versare un po’ di impasto alla volta.
Girare spesso le frittelle e scolarle quando saranno ben colorite.
Adesso abbiamo due modi di servirle e gustarle: possiamo semplicemente passarle nello zucchero semolato oppure adagiarle in un contenitore e bagnarle con l’alchermes.
Se dovete conservarle per più di un giorno vi consiglio di bagnarle perché si conservano meglio.
Se avete bambini o come me siete astemi potete diluire l’alchermes con acqua.