Questa è la storia di un grande amore: quello tra me e la “frittata di maccheroni“.
Non importa se bianca o rossa, se con pasta lunga o corta…per noi la frittata viene sempre definita di maccheroni…tranne se è fatta con il riso. Beh con il riso non la fa quasi nessuno a Napoli perchè in quel caso si preferisce preparare le “palle di riso” che sono le cugine partenopee delle arancine siciliane ma questa è un’altra bella storia che prima o poi vi racconterò.
Torniamo alla frittata di maccheroni.
Nel mio blog ne trovate parecchie e ve le elencherò tutte alla fine di questo post così, se vi fa piacere e se anche voi amate questa preparazione, potete navigare nel favoloso mondo delle mie frittate!!!
Per me è una festa quando la preparo perchè mi piace non solo mangiarla ma anche prepararla. Mi piace cuocere la pasta appositamente perchè non posso aspettare che avanzi la pasta per farla e perchè, diciamocelo, la pasta non mi avanza mai. Mi piace perchè mentre cuoce in padella mi inebrio del suo profumo. Mi piace perchè, come dico sempre a mio marito mentre la preparo, “sono la miglior giratrice di frittate del centro sud” (ahhhh) e quando la giro e vedo quella superficie perfetta e i bordi arrotondati senza nessuna fuoriuscita mi gaso parecchio. Mi piace quando la taglio, rigorosamente da tiepida, e vedo perfettamente il profilo del formato di pasta prescelto. Insomma non voglio dilungarmi ulteriormente perchè altrimenti iniziate a dubitare della mia “normalità”. Aggiungo solo che mi piace mangiarla in gita fuori porta o al mare, anche fredda e lo so che sembro molto la Patrizia di Tony Tammaro ma va bene così.
Quando l’anno scorso ho iniziato la dieta non ho mai rimpianto i dolci. Sono tre le cose che rimpiangevo: le polpette, la cotoletta e la frittata di maccheroni.
Devo dire che i primi mesi sono stati veramente difficili. Di cotoletta e polpette non ne ho mangiate per mesi perchè nella fase iniziale non potevo mischiare le proteine e mi limitavo a mangiare carne ai ferri, pesce bollito e cose simili. Ma la frittata di maccheroni non mi ha mai abbandonato..ahahahahaha!!!!
E così, nella cadenza settimanale in cui mangio uova (come consigliatomi dalla mia nutrizionista) associo il primo piatto ed il secondo e mi preparo la frittata. Questa frittata è nata quindi dall’unione di pasta e piselli con uovo. Quest’estate in Alto Adige avevo preso del prosciutto affumicato al ginepro che ho aggiunto alla mia frittata. Devo dire che l’aroma del ginepro ci sta proprio bene. Quindi, se volete provarla e non trovate questa tipologia di prosciutto, potete utilizzare del prosciutto cotto ed aggiungere delle bacche di ginepro.
Vi lascio alla ricetta!!!!
Ingredienti per due persone
160 g di sedanini
3 uova
200 g di piselli (peso cotto)
50 g di prosciutto cotto al ginepro tagliato a dadini
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
1 scalogno
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 pizzico di sale
Prima di tutto mettete a bollire una pentola di acqua salata per la cottura della pasta.
In una padella antiaderente (vi consiglio una di 22 cm di diametro perchè vi servirà anche per la cottura della frittata) mettete un cucchiaio di olio, lo scalogno a fettine sottili, il prosciutto a dadini e lasciate soffriggere per circa cinque minuti. Aggiungete i piselli e salate. Lasciate insaporire i piselli per dieci minuti mescolando di tanto in tanto. Mettete da parte.
Cuocete la pasta per il tempo indicato sulla confezione. Colatela al dente e passatela velocemente sotto l’acqua fredda. In una ciotola mettete le uova, un pizzico di sale e il parmigiano e sbattete fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete i piselli e la pasta e mescolate fino ad amalgamare tutti gli ingredienti.
Prendete la padella e aggiungete due cucchiai di olio extra vergine di oliva. Fatelo diventare molto caldo ed aggiungeteci la pasta mescolata a tutti gli altri ingredienti. Fate cuocere dal primo lato a fiamma media per circa cinque minuti così da farla dorare al punto giusto evitando che si rompa nel girarla.
A questo punto girate la frittata la prima volta. Per girarla bisogna compiere gesti veloci, decisi ma non bruschi. Vi consiglio di utilizzare un piatto piano senza bordi o, ancora meglio, un coperchio di alluminio sempre senza bordi.
(La mancanza di bordo vi faciliterà nel girarla perchè vi permette di far ben aderire la superficie alla padella quando dovrete girare la frittata così da evitare impatti forti e rischiare di romperla e vi aiuterà a far scivolare meglio la frittata in padella quando dovrete rimetterla per la cottura del secondo lato.)
Prendete un coperchio o un piatto dritto senza bordi e capovolgetelo sulla padella. Mantenete il piatto con una mano e con l’altra mano girate il manico della padella di modo da far cadere il lato della frittata ancora non cotto sul piatto. Fatto questo, rimettete la padella sul fuoco e fate scivolare la frittata delicatamente dal piatto alla padella. Una volta rimessa nella padella, con l’aiuto di una forchetta, sistemate eventuali pezzi di pasta fuoriusciti e passate la forchetta su tutto il bordo di modo che la frittata risulti perfettamente tonda.
Fate cuocere il secondo lato per cinque minuti e continuate la cottura rigirandola una seconda volta da ogni lato e facendo cuocere tre minuti al lato dal secondo giro.
Toglietela dal fuoco e lasciatela raffreddare in padella prima di sformarla.
Servitela tiepida o fredda…la frittata di maccheroni è sempre buona!!!!!
Se vi piacciono le frittate di pasta, vi lascio i link anche alle altre mie proposte:
–La frittata di Maccheroni
–La frittata di scammaro del Cavalcanti
–La frittata di spaghetti con salame napoletano e provola
–Mini frittate di tagliatelle
–Frittata di riso al forno
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