La dieta o cura del limone.
Giallo acceso come un piccolo sole, e altrettanto carico di energia: scopriamo le virtù del limone, che aiuta anche a dimagrire e a controllare i livelli di colesterolo nel sangue.
La cura del limone
Bere a digiuno il succo di un limone diluito in un po’ di acqua tiepida 30 minuti prima di colazione.
La cura del limone per dimagrire consiste sostanzialmente nel bere a digiuno il succo di un limone.
Esiste una vera e propria terapia che vede come protagonista il limone e le sue proprietà benefiche.
La cura del limone è utile per disintossicare l’organismo, per dimagrire e contrastare la cellulite, e in più aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
Consiste sostanzialmente nel bere a digiuno il succo di un limone diluito in un po’ di acqua tiepida almeno 30 minuti prima di colazione.
Il primo giorno di cura si provvede a bere il succo di un limone intero, il secondo giorno di due e così via fino al quindicesimo giorno arrivando a bere il succo di ben 15 limoni.
Poi si ricomincia, andando a decrescere.
Si tratta quindi di una terapia della durata complessiva di un mese.
Non spaventiamoci per le quantità soprattutto per il nostro stomaco, a parti controindicazioni conclamate, perché contrariamente a quanto si è soliti pensare il limone è un naturale antiacido gastrico e anzi il suo corretto utilizzo favorisce la produzione di carbonato di potassio, utili nella cura delle gastriti.
(Prima di seguire una dieta o un regime alimentare controllato, consultare il proprio medico).
Pochi sanno che i principali produttori di limoni sono gli Stati Uniti (California e Florida in testa), seguiti da Italia, Spagna, Israele e Turchia.
Normalmente la scorza del frutto è di un bel giallo acceso, ma esistono in natura anche specie con sfumature verdi e bianche, a racchiudere in ogni caso una polpa più o meno aspra e molto succosa, suddivisa in circa 8-10 spicchi contenenti dei semi.
Le varietà di maggior interesse sono sia di origine estera, come la Eureka, la Lisbon e la Verna, sia nostrane, tra cui vale la pena di ricordare il Femminello di Sicilia, con frutto oblungo, polpa succosa e molti semi, il Monachello, dalla tipica scorza verde, lo Sfusato d’Amalfi, dalla scorza spessa e giallo chiaro che nasconde una polpa succosa e non molto aspra, e l’Interdonato, con frutto grosso ma poco succoso.
Dal punto di vista nutrizionale il limone apporta circa 15 kcal per 100 g, offrendo di contro un’ampia gamma di sostanze benefiche per l’organismo, quali oli essenziali, citrati, sali minerali e vitamine.
Insieme al pomodoro, infatti, è uno degli alimenti con il più elevato contenuto di acido citrico, essenziale per il ricambio cellulare dei tessuti, così come molto elevato è l’apporto di oli essenziali quali il limonene, contenuto prevalentemente nella buccia (sia la scorza che la parte spugnosa) e dal valido potere antibiotico, e di citrati di sodio e potassio, che hanno uno spiccato potere disinfettante e depurativo.
Buono è anche il quadro vitaminico, dove svolge un ruolo da protagonista la vitamina C, con la sua azione antiossidante e di potenziamento del sistema immunitario, mentre più ridotti sono gli apporti di vitamine del gruppo B, della vitamina A e della P.
Non manca una notevole presenza di flavonoidi.
Tutte queste sostanze benefiche, aggiungendosi ai numerosi sali minerali presenti in questo frutto, quali potassio, magnesio, calcio, fosforo, ferro e manganese, fanno del limone un medicinale naturale in grado di svolgere azioni terapeutiche preventive rivolte a numerosi organi ed apparati corporei.
Ovviamente, grazie alla presenza di vitamina C, dei flavonoidi, degli oli essenziali e dei citrati, il limone può aiutare ad alleviare e a prevenire i sintomi di malattie da raffreddamento, mali tipici di stagione.
Ma in più è stato dimostrato che è in grado ridurre i tassi di colesterolo ematico, fluidificando il sangue e migliorando la circolazione, tanto che, se consumato ogni giorno in buona quantità (per esempio sotto forma di succo diluito in acqua), aumenta i livelli di colesterolo buono (HDD riducendo allo stesso tempo quelli di colesterolo cattivo (LDL).
Fa bene al cuore, tra l’altro, anche perché riesce a ridurre i livelli di una sostanza chiamata omocisteina, che è stata collegata, quando in eccesso nell’organismo, al rischio di infarto al miocardio.
Il limone contribuisce inoltre alla digestione dei grassi, risultando utile per chi tende a sviluppare calcoli alla cistifellea, e a tavola è in grado di ammorbidire le fibre delle carni, rendendole così molto più digeribili, oltre a svolgere una spiccata azione astringente a livello intestinale, utile per combattere ogni forma di diarrea.
Infine, può essere anche considerato per l’uso esterno: cura diverse affezioni della pelle, favorendo la cicatrizzazione delle piccole ferite, ma anche la guarigione di vesciche, verruche e afte.
Risulta utile anche in caso di punture di insetti.
Per quanto riguarda il suo consumo, è bene prendere qualche precauzione durante lo svezzamento dei bambini, avendo cura di inserire il limone nella dieta dei più piccoli dopo l’ottavo mese di vita, se non, ancora meglio, direttamente dopo il primo anno, e comunque sempre su consiglio del pediatra di fiducia, perché potrebbe dare luogo a reazioni allergiche.
Ricordiamo inoltre che, per ottenere i benefici di questo frutto, bisogna consumarlo al naturale: bibite gassate o zuccherate, o dolci a base di limone non vi garantiranno i suoi benefici effetti. Considerando, tra l’altro, che i limoni sono tra i cibi su cui più spesso si trovano residui di pesticidi, sarebbe meglio scegliere frutti biologici. Consiglio che si avvalora nel caso in cui intendiate usare la scorza del frutto.
Per ottenere più succo da un limone, vi suggeriamo di farlo prima rotolare sotto il palmo della mano sulla superficie di un tavolo, quindi di riscaldarlo lievemente in un po’ di acqua tiepida! Il limone freddo di frigorifero vi regalerà meno succo.
Quando acquistate i vostri limoni, è bene ricordare che maturano in tre diversi periodi dell’anno.
La prima fruttificazione, detta invernale o primo fiore, giunge a maturazione in ottobre, la seconda avviene a marzo, e infine la terza e ultima fruttificazione si completa intorno ai mesi di giugno-luglio.
Nell’acquisto, controllate sempre che la buccia non presenti esternamente macchie, deformità o ammaccature, e che non risulti troppo rugosa, e quindi probabilmente eccessivamente spessa, il che comporta generalmente una polpa interna povera di succo.
È consigliabile comprare esemplari maturi, a buccia sottile e pesanti, semplicemente perché più ricchi di succo e di aroma .
23 Visite totali, 4 visite odierne