Ho voluto provare uno dei capisaldi della cucina della bella Ischia. Come ogni ricetta tradizionale ce ne sono tante quante sono le famiglie; nella sostanza sono simili, variano un po’ nell’utilizzo delle erbe aromatiche, io ho optato per la versione maggiorana e timo. Purtroppo il coniglio utilizzato non era tra i loro conigli allevati nelle fosse scavate nei poderi.
Ingredienti:
1 coniglio a pezzi
5 pomodorini del Vesuvio o datterini
maggiorana fresca
timo
2 peperoncini freschi
2 spicchio di aglio
2 bicchieri di vino bianco secco
olio extravergine di oliva
olio di semi di arachidi per friggere
sale
pepe nero
Preparazione:
Si friggono i pezzi di coniglio in olio di semi di arachide e l’aglio in camicia, seguendo un ordine: le cosce posteriori, poi quelle anteriori, i pezzi di mezzo, le costole, e le spalle che sorreggono il collo.
Quando le parti si sono dorate da entrambi i lati, vanno messe su carta assorbente, per togliere l’olio in eccesso; poi messe in un tegame di creta (io in un tegame di coccio), si aggiunge l’olio extravergine di oliva, l’altro aglio in camicia, i pomodorini tagliati a metà, il peperoncino ed il sale, si sfuma con il vino bianco. Si aggiunge il timo e la maggiorana e si lascia cuocere per circa un’ora.
Si serve con il suo intingolo.
Con il sugo si si possono condire la pasta, bucatini o penne.