Come smaltire il polistirolo correttamente

Polistirolo per imballi da smaltire correttamente

Dato che è facile che sorgano dubbi su come smaltire il polistirolo e che spesso lo si butta via nel cassonetto dei rifiuti sbagliato, è importante sapere in quali modi bisogna eliminarlo correttamente sia per evitare sanzioni pecuniarie sia per salvaguardare l’ambiente.

Infatti il polistirolo, chiamato anche polistirene espanso sintetizzato (EPS) ed ottenuto dalla polimerizzazione dello stirene, non è biodegradabile e, essendo incline a sgretolarsi, può disperdersi nell’ecosistema (al pari dei farmaci scaduti buttati via nei rifiuti indifferenziati) e rimanervi per millenni se ce ne si libera inadeguatamente.

Sigla identificatrice del polistirene PS con 06 nel triangolino

Ti premetto, però, che in questo articolo troverai solo le indicazioni per effettuare lo smaltimento regolare dell’EPS (facilmente riconoscibile dalla sigla identificatrice PS con il munero  06 e all’nterno del triangolino)  impiegato nella realizzazione di confezioni ed oggetti che vanno a contatto degli alimenti e di quello usato negli imballaggi di merci varie.

Lo devo specificare, perché esistono altri polistireni differenti dall’EPS ottenuto mediante polimerizzazione dello stirene.

Tali materiali, tra cui  il SAN, l’ABS, il GPPS e l’HIPS e facenti parte anch’essi della famiglia degli Stirenici ed usati prevalentemente nelle industrie, vanno quasi sempre raccolti in modi diversi da quelli previsti per il polistirolo per alimenti e da imballo ed anche a seconda della località in cui ci si trova.

Pertanto, se li si deve buttare via, sarà opportuno informarsi sul da farsi presso il Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica)

Perché smaltire il polistirolo nei modi giusti

Pur essendo atossico e riciclabile totalmente, il polistirolo è considerato dagli esperti il nemico numero uno dell’ambiente, perché << Tra i rifiuti plastici analizzati, è il polimero in grado di assorbire e veicolare il maggior numero di contaminanti metallici >> e << Una sola cassetta, quando finisce in mare e si sfalda, può produrre oltre un milione di microplastiche, che poi entrano nelle catene alimentari dei pesci e quindi di riflesso anche dell’uomo>>.

Un recente studio di Corepla ha rilevato che il polistirene costituisce il 6% degli 11 rifiuti presenti in media in 1 mq di una spiaggia del Bel Paese (al pari della stessa percentuale di quelli costituiti dalle bottiglie in plastica per bevande).

Da quanto reso noto dall’associazione di settore AIPE,  in Italia vengono consumate annualmente in Italia circa 120.000 tonnellate di polistirene, il 50% delle quali finisce nelle discariche, mentre l’altro 50% viene sottoposto ai processi cosiddetti  “ di fine vita ”.

Tali processi di riciclo permettono un secondo utilizzo del materiale grazie alla generazione di un prodotto nuovo ed alla creazione di energia  elettrica per mezzo della combustione.

Il polistirene di riciclo, che aziende della filiera della plastica specializzate recuperano, frantumano, macinano, pressano e mischiano a polistirolo nuovo, viene poi riutilizzato in edilizia principalmente per alleggerire cementi e calcestruzzi e per coibentare le case.

Il materiale isolante, igroscopico, resistente, ignifugo ed assai leggero viene anche riciclato nella produzione di nuovi imballaggi, stoviglie monouso,come sostituto del legno nella realizzazione di panche e recinti e in quella di grucce per vestiario e cassette video.

Lastre di polistirolo estruso ad uso edile
IL polistirolo estruso è assai usato in edilizia

Esiste anche il “ cugino ” polistirolo estruso , contrassegnata dalla sigla XPS, più pesante e durevole dell’espanso e riutilizzato anch’esso per fare lastre impiegate nell’isolamento acustico e termico a “ cappotto “ degli edifici.

Poiché i polimeri plastici sono tra gli inquinanti a più alto impatto ambientale, è fondamentale riciclarli quando sono recuperabili, come nel caso del polistirolo degli imballaggi e delle stoviglie monouso, per contrastare il sempre più allarmante fenomeno del marine litter, delle mutazioni climatiche e per tutelare il già fin troppo compromesso equilibrio dell’ecosistema.

Come smaltire il polistirolo adeguatamente

Per evitare di commettere errori nel buttarlo via, bisogna, innanzitutto, capire se di tratta di polistirorlo che è stato usato per il confezionamento o il consumo di cibi o se è stato prodotto per proteggere merci varie durante lo stoccaggio ed il trasporto.

È necessario, inoltre, tener conto della sua grandezza, perché non è detto che l’imballo di un televisore possa essere buttato via assieme al polistirolo in cui è stata confezionata la fettina ci carne.

Smaltimento di piccoli oggetti ad uso alimentare in polistirolo

Vaschette, vassoietti, piccoli contenitori, stoviglie, posate usa e getta ed altri manufatti in polistirolo che entrano in contatto con gli alimenti,di limitate dimensioni e che possono considerarsi di uso casalingo vanno eliminati nella raccolta differenziata assieme ella plastica.

Residui di cibo in piatto di poliestere

Sarà pure necessario pulirli dei residui di cibo e rimuovere dagli stessi eventuali etichette in alluminio o in altri metalli ( che andranno smaltiti separatamente) prima di buttarceli dentro per non rischiare di infrangere la legge.

Tuttavia, bisogna essere a conoscenza anche del fatto che in parecchie città la raccolta della plastica viene attualmente effettuata anche assieme ad altri materiali nei cassonetti cosiddetti “ multimediali ”.

Perciò conviene informarsi presso il proprio comune per accertarsi eliminare il polistrtolo “ di cucina” senza fare sbagli.

Smaltimento di imballi voluminosi in polistirolo

Qualora si debbano smaltire imballi di maggiori dimensioni, le cose si complicano, dato che, sebbene il Corepla ritenga che il polistirolo, essendo un materiale plastico, debba essere smaltito assieme alla plastica , tale pratica  “ passa ” se l’imballo non è voluminoso, ma non viene accettata  dappertutto in Italia nel caso si tratti di rifiuti ingombranti.

Se nelle grandi città il polistirolo da imballo va eliminato al pari di quello alimentare nel bidone della plastica, in molti piccoli paesi (non attrezzati per effettuarne il riciclo) va buttato nel bidone della raccolta del secco  indifferenziato.

Tale discordanza disorienta gli utenti, che si confondono le idee invece che schiarirsele e che, quindi, non sanno che pesci pigliare.

Smaltimento del polistirolo da parte di aziende

Qualora sia un’azienda a dover liberarsene, il materiale dovrà essere smaltito al pari dei rifiuti speciali ingombranti e, di conseguenza, sarà necessario:

  • Dotarsi di cassonetti appositi di dimensioni adeguate.
  • Chiedere che il ritiro del materiale venga effettuato dalla ditta incaricata del recupero dei rifiuti locali.

Nel caso che il ritiro non sia previsto, bisognerà portare il polistirolo nei centri di raccolta del comune o nelle isole ecologiche (ove sono presenti).

Le ditte che producono poliestirene, a cui sono concessi fino a 12 mesi per effettuarne  lo smaltimento, sono tenute per legge a rispettarne la tracciabilità ed a conferire l’adeguato codice Cer (il 15.01.02 è quello appropriato per il polistirolo da imballo) al prodotto in base la processo che ha creato tale il rifiuto.

Oltre ad essere obbligate a tenere il registro di carico e scarico, sono responsabili dello smaltimento fino a quando conferiranno il materiale ad altre aziende che ne effettueranno lo smaltimento e consegneranno lo la quarta copia del FIR, ovvero del formulario identificativo dei rifiuti che ne “ scorta ” gli spostamenti.

Dove informarsi

A questo punto avrai capito che lo smaltimento del polistitolo non è poi così semplice come dovrebbe essere e che è facile cadere in trabocchetti se non si è del settore o non si consce qualcuno che lo sia.

Tuttavia enti ed aziende preposti alla raccolta dei rifiuti sono tenuti per legge ad informare i cittadini su come effettuare lo smaltimento dei vari materiali senza commettere errori.

Donna telefona da casa

Auspicando che la normativa si semplifichi, diventi chiara per tutti e venga adottata ovunque in Italia, non posso fare altro che fornirti le linee guida di massima riportate qui  e, se nutri ancora dei dubbi, ti consiglio di contattare  via email o, meglio ancora, per telefono:

  • Corepla
  • il tuo comune di appartenenza
  • o l’azienda responsabile della raccolta differenziata nella zona dove abiti.

Magari ti ci vorrà una decina di minuti prima di riuscire ad ottenere tutte le informazioni che desideri, ma sarà tempo ben speso se vuoi smaltire il polistirolo adeguatamente e salvaguardare il portafoglio ed il pianeta.

In ogni caso, non incenerire mai il polistirolo con il fai da te, dato che, se lo si facesse, si infrangerebbe la legge e si causerebbe il rilascio nell’aria di sostanze tossiche,come  il benzene, gas irritante che provoca patologie cardiache e e respiratorie.

 

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Credito foto immagine in evidenza: Credito foto in evidenza: Ian Hughes per Flickr.com

Credito foto sigla del polistirene: Kai Hendry per Flickr.com

Credito foto lastre in polistiorolo estruso: Taki Sono per Flickr.com

Credito foto piatto di polistirolo sporco: Quinn Dombrowski per Flickr.com

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