Fu Dino Villani, direttore pubblicitario della ditta milanese Motta, già celebre per i suoi panettoni natalizi, che negli anni trenta del 1900 per sfruttare gli stessi macchinari e la stessa pasta, ideò un dolce simile al panettone, ma destinato alle solennità della Pasqua. La ricetta poi venne ripresa da Angelo Vergani che nel 1944 fondò la Vergani srl, azienda di Milano che ancora oggi produce colombe.
Leggende sul dolce in Lombardia
Finalmente, cari amici, dopo qualche intoppo sono riuscita a far spiccare il volo alla mia colomba. Realizzarla è stata una vera avventura tra tutti i vari impegni e il pranzo di pasqua molto impegnativo e soprattutto per qualche intoppo nella prima fase. Dovete sapere che io amo profondamente complicarmi la vita, se no che senso ha… le cose più sono difficili e più mi attirano, non so perchè ma è sempre stato così per me! Scusate se pubblico solo oggi la mia colomba, ma non potevo archiviarla senza condividerla con tutti voi carissimi lettori!
E voi cosa ne pensate? vi piace la mia colomba?
Auguro a tutti voi una splendida settimana!
Con affetto, Laura <3
INGREDIENTI PER UNA COLOMBA DA 750 GR:
Per il primo impasto:
150 gr di lievito madre
260 gr di farina manitoba per grandi lievitati
103 gr di burro morbido
70 gr di zucchero
2 tuorli d’uovo
100 gr di acqua + 15 gr
di riserva
il primo impasto
60 gr di farina manitoba
3 gr di sale
20 gr di zucchero
2 tuorli
30 gr di crema di pistacchi di bronte
20 gr di burro fuso freddo
Mix di aromi:
10 gr di miele di acacia
2 arance biologiche
2 limoni biologici
1 bacca di vaniglia bourbon
35 gr di mandorle
15 gr di nocciole
10 gr di pistacchi
100 gr di zucchero a velo
albume qb
mandorle intere
pistacchi sbricciolati
zucchero in granella
PROCEDIMENTO:
Per prima cosa, fare i tre rinfreschi previsti il giorno del prima impasto.
1 rinfresco: ore 8.00
100 gr di pasta madre
100 gr di farina (la stessa usata per la colomba)
45 gr di acqua
Formare un panetto liscio e metterlo a lievitare in una ciotola coperto con una pellicola bucherellata a 28° nel forno spento con la luce accesa.
2 rinfresco: ore 12.00
100 gr di lievito madre
150 gr di farina
75 gr di acqua
Formare un panetto e metterlo a lievitare a lievitare a 28.
3 rinfresco: ore 16.00
100 gr di lievito madre
100 gr di farina
45 gr di acqua
Formate un panetto e mettetelo a lievitare a 28°; quando si inizierà il primo impasto dovrà essere più che raddopiato
Preparare tutti gli ingredienti e metterli in frigo, per evitare di scaldare l’impasto ad eccezione della farina e del burro.
1° Impasto: ore 20.00
Sciogliere lo zucchero in 100 gr d’acqua e metterlo in frigo.
Spezzare nella ciotola della planetaria il LM, unire i tuorli e con la frusta K lavorare fino a farlo sciogliere: ci vorrano circa 10 minuti.
Aggiungere alla crema l’acqua con lo zucchero, lavorare per 30 secondi e aggiungere tutta la farina .
Impastare fino a portare ad incordatura.
Quando sentite che la macchina fa fatica, togliere il gancio a foglia ed inserire quello ad uncino.
Aggiungere poco per volta l’acqua rimasta.
Cercare di non perdere l’incordatura e fare le aggiunte solo quando la precedente sarà assorbita.
Finita l’acqua passare al burro, sempre poco per volta senza avere fretta!
Alla fine fare la prova del velo: prendere un pezzo d’impasto e cercare di aprirlo per vedere se forma il velo, cercando di non strappare la maglia glutinica.
Coprire con la pellicola e mettere a lievitare a 28°C : ci vorranno circa 12 ore. Tutto dipende dalla forza del vostro lievito e da come avete lavorato l’impasto.
Quando l’impasto sarà pronto, cioè quando sarà triplicato(non prima!), sgonfiarlo leggermente e metterlo in frigo per 30 minuti.
2°Impasto
Anche per il secondo impasto pesare tutti gli ingredienti e mettere tutto in frigo, tranne il burro e la farina. Mettere in frigo anche la ciottola, la foglia e il gancio a uncino.(io in frezeer)
Aggiungere il primo impasto, la farina, lo zucchero e dopo 2 minuti il mix aromatico. Impastare a bassa velocità per 15 minuti e portare ad incordatura. Aggiungere il sale e poco per volta i tuorli leggermente sbattuti, cercando di farli assorbire bene tra un’aggiunta e l’altra.
Aggiungere il burrofuso e freddo in 2-3 volte. L’impasto dovrà essere morbido ma non eccessivamente. Non perdere l’incordatura! A questo punto inserire la crema di pistacchi al posto dei canditi come vuole la tradizione. Incorporare il tutto molto delicatamente giusto il tempo per incorporare la crema, per non rischiare di avere la rottura della maglia glutinica.
Coprire l’impasto con la pellicola e lasciare lievitare per 1 ora.
Capovolgere delicatamente l’impasto sull’asse leggermente infarinato, fare due giri di pieghe a raggio e dividerlo in due parti.
Con una formare un rotolo e metterlo nello stampo per formare il corpo; dividere l’altro pezzo in due per formare le ali (vedi foto).
Mettere lo stampo in una leccarda per non doverlo spostare quando l’impasto sarà lievitato per evitare il crollo.
Coprire con la pellicola e lasciare lievitare fino ad un centimetro dal bordo. (ci sono volute circa 7 ore).
Preparare la glassa, in un mix tritare e inserire le nocciole, le mandorle e i pistacchi; unire lo zucchero,aggiungere albume sufficente fino a formare una crema morbida e metterla in una sac à poche.
Quando l’impasto sarà lievitato coprire bene con la crema, decorare con le mandorle e i pistacchi, zucchero in granella e abbondante zucchero a velo.
Cuocere in forno caldo statico preriscaldato a 180° per 45/50 minuti o secondo il vostro forno.
Controllare la cottura con uno stecchino di legno: se esce asciutto la colomba è cotta.
Sfornare e lasciare raffreddare la colomba a testa in giù infilzandola con uno spillone apposito su due supporti per 12 h.
Una volta che la colomba si è raffreddata, confezionarla con un sacchetto in polipropilene(sono fatti apposta per far uscire l’umidità e non fanno entrare muffe e batteri). Spruzzare dell’alcool a 95° all’interno del sacchetto e inserire la colomba: in questo modo si conserva fino a 60 giorni.
Note: Prima di realizzare la colomba leggere bene la ricetta che volete realizzare per non avere problemi durante la lavorazione.
Comprare tutto quello che vi serve per la sua realizzazione.
Preparare tutti gli ingredienti in anticipo e metterli in frigo, tranne la farina e il burro.
Il mix aromatico si prepara la sera del primo impasto: unire il miele con la scorza degli agrumi e i semi di una bacca di valiglia, mescolare il tutto, inserire in un baratolino chiuso e lasciare in frigo.
Mi raccomando usate solo agrumi di origine biologica, io anche il miele.
Gli ingredienti devono essere di prima qualità, ne guadagna il risultato del prodotto finale.
Il burro deve essere di panna centrifugata (meglio usare il burro bavarese), per il primo impasto va tenuto fuori dal frigo per farlo ammorbidire, per il secondo va sciolto in microonde, lasciato raffreddare a temperatura ambiente e aggiunto all’impasto in 2 -3 volte.
La farina deve essere di qualità, usare una farina per grandi lievitati come la manitoba (una buona deve essere 400 W) o una farina tecnica per colombe, panettoni, veneziane ecc.
Come camera di lievitazione ho usato il forno spento con la luce accesa. Fare attenzione: monitorare la temperatura del forno con un termometro da cucina almeno per mezz’ora, deve essere costante e pari a 28°. Lo ribadisco perchè ho avuto un problema proprio nella prima fase di lievitazione.
Mi sono accorta che il mio impasto non lievitava in piena notte e dopo tutta la notte era rimasto lì. Si era formata come una pellicola e ho capito che c’era qualcosa che non andava: la temperatura del forno era troppo alta. Ho monitorato con un termometro e in effetti era sui 33° C. Mi sono ricordata che questo intoppo è successo al corso sul panettone per uno dei quattro impasti preparati e il maestro ci ha spiegato che poteva succedere: niente è infallibile.
Ho tirato fuori il mio impasto e le ho dato una serie di pieghe, l’ho pirlato e l’ho rimesso a lievitare. Stavolta ho monitorato l’impasto per 1 ora con un termometro, ho inserito la leccarda del forno tra l’impasto e la lampadina così il calore rimaneva costante sui 28°.
Finalmente ho visto il mio impasto crescere e così ho capito che si cresce e si impara sempre dai propri errori, buttare via tutto senza tentare non è nelle mie corde.
Mai disperare, bisogna analizzare il problema e cercare sempre una soluzione.
Per fare questa colomba ho impiegato 34 ore invece delle 24, ma avendo avuto un pro
blema nella prima fase di lievitazione e del tutto normale.
Ho usato il mio lievito in coltura in acqua.