La canocia o anche canocchia, viene spesso denominata pannocchia, ma il termine scientifico per identificarla è Squilla Mantis. Si tratta di un crostaceo appartenente alla famiglia degli Squillida, La Squilla Mantis può raggiungere anche una lunghezza di 20 cm al massimo. I nomi con cui viene chiamata variano, a seconda del dialetto, da regione e regione, come ad esempio canocia in Veneto o nel Friuli, balestrin o sigà de maa in Liguria, pannocchia in Abruzzo, Cicala di mare nel Lazio, cannocchiella in Puglia, cegala de mari in Sicilia, e così via.
La pannocchia ha delle carni molto pregiate ed è anche molto apprezzata dal punto di vista gastronomico. Si accosta molto bene sia a primi piatti che a secondi.
La canocchia va consumata fresca perché, se passa un po’ di tempo dalla sua pesca, comincia un processo che la disidrata svuotandone la corazza. Quando la si acquista è quindi necessario controllare non solo che sia viva e non asciutta ma anche che abbia il guscio compatto, senza mostrare parti sciupate oppure un po’ gialline o ingiallite, né deve mostrare screpolature. Inoltre deve avere un leggero odore salmastro.
In questa ricetta ho voluto riprodurre una zuppa che ho mangiato ad anzio con le alice , adattandole alle cicale e devo dire esperimento riuscito.
Zuppetta di Cicale di mare in umido con origano
Per 4 persone
1 kg di Cicale di mare
1 scatola di pomodoro pelati a filetti da 500 gr
1 spicchio di aglio
Olio extra vergine di oliva
Origano
Peperoncino qb
Vino bianco qb
Lavare bene le canocchie e asciugarle.
Mettere in una padella dell’olio e l’aglio schiacciato e fate dorare, quando e dorato aggiungete il peperoncino le cannocchie con un pizzico di sale. Fate insaporire e sfumate con un goccio di vino bianco.
Fate cuocere per pochi minuti e poi aggiungete l’origano e la salsa di pomodoro. Aggiustate di sale e portate a cottura.
Servire caldo accompagnando il piatto con pane abbrustolito.
A piacere mettere altro origano ed un filo di olio a crudo.
Alessandra ……..Bon Appétit !!!