Cibo Nostrum 2018, la grande, spettacolare festa della Cucina Italiana tenutasi come ogni anno tra Zafferana Etnea e la splendida e ineguagliabile cornice di Taormina, si è conclusa con un ricavato di oltre 56.600 euro, di cui 43.000 sono andati in beneficenza, in parte alla Fondazione Limpe per la ricerca sul morbo di Parkinson e in parte al Moige in favore della campagna di sensibilizzazione contro il Cyber bullismo.
Anche quest’anno la manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi in partnership con Charming Italian Chef ha registrato un’affluenza record di visitatori italiani ma anche, grazie alla naturale vocazione turistica di Taormina di numerosissimi stranieri che hanno apprezzato le oltre 200 prelibatezze proposte, tra stuzzicherie, primi, secondi, dolci, (anche vegetariano e senza glutine) vini, gelati e liquori della tradizione italiana.
Oltre 900 chef (molti stellati) da tutta Italia e anche rappresentanti di delegazioni estere hanno voluto essere presenti in favore della prevenzione e della solidarietà, in un’atmosfera realmente festosa in cui l’entusiasmo di tutti gli chef e dei loro collaboratori era palpabile (nonostante il lavoro che una manifestazione del genere implica, prima durante e dopo), con le postazioni lungo tutto il Corso Umberto da Porta Messina a Porta Catania, a piazza Duomo e Piazza del Carmine e alla celebre Piazza IX Aprile, dal cui belvedere si poteva ammirare anche lo spettacolo dell’Etna fumante.Grazie al Presidente di Charming Italian Chef Paolo Barrale, che mi ha coinvolto in questa esperienza unica e trascinante, ho seguito la manifestazione fianco a fianco agli Chef Giovanni Mariconda, Antonio Petrone di ‘Pensando a te’ (Baronissi –Sa- ) e Giuseppe Stanzione di ‘Le Trabe’ (Capaccio – Sa-), seguendo anche le escursioni a loro dedicate.Abbiamo cosi avuto modo di visitare ad Acireale la seicentesca Cattedrale barocca, in cui sono conservate le reliquie della patrona di Acireale Santa Venera, il cui culto è molto sentito, tanto che la ricorrenza di Sant’Anna che ricade nello stesso giorno dedicato alla Patrona, viene festeggiata il giorno successivo.
Nella Cattedrale tra le altre opere è possibile ammirare quelle di Pietro Paolo Vasta e una meridiana decorata con segni dello zodiaco incastonata trasversalmente nel pavimento.Dopo la successiva visita alla Basilica Collegiata di San Sebastiano, anch’essa seicentesca e con opere del Vasta, tra cui un affresco del martirio di San Sebastiano, sulla piazza del Duomo sono state gustate specialità locali.Interessante è stata anche la visita all’ agrumeto della Masseria Santa Lucia di Motta S. Anastasia (Catania).
Le arance prodotte in questi territori, acquistano caratteristiche organolettiche uniche, le varietà rosse risultano particolarmente ricche di antociani grazie al terreno vulcanico e al clima (influenzato anche dall’Etna) con forti escursioni termiche tra notte e giorno..Il pranzo conclusivo di Cibo Nostrum per chef, accompagnatori e addetti ai lavori si è tenuto è all’esclusivo faro di Capomulini, frazione di Acireale: tante prelibatezze e un clima piacevole e soleggiato come solo in Sicilia in questi giorni, il prato a picco sul mare soprastante scogliere vulcaniche, profumo di salsedine, panorama suggestivo del golfo di Catania, fino ai faraglioni della Riviera dei Ciclopi…