Finalmente le piogge torrenziali ci hanno abbandonato e le prime giornate d’estate iniziano a farsi sentire.
Il sole ancora tiepido che coccola e mette di buon umore, la sua luce luminosa che rende più brillante ogni colore e trasuda vita.
E poi non so, ma quel sole che non vuole tramontare per me fa estate: si vede che anche lui non ha voglia di addormentarsi quando vede quanta vita viene emanata dalla natura.
Ogni estate sono solita trascorrere i weekend di luglio in montagna: le giornate che preferisco sono quelle che trascorro immersa in prati verdeggianti, vestiti di fiori di campo colorati e farfalle di ogni genere che si posano di corolla in corolla.
Adoro il profumo del prato, dell’erba appena tagliata e del fieno fatto seccare.
Anche arrivare a fine giornata con i muscoli delle braccia indolenziti per il pomeriggio trascorso a rastrellare il prato scappando da potenziali punture di api e tafani è piacevole.
Soprattutto perché dopo tutta questa fatica, sedersi sul terrazzo e ascoltare la voce del silenzio della valle, spezzata solo dal vivace cinguettio degli uccelli e dallo scorrere placido del torrente, ha un effetto non solo rilassante ma – unito alla contemplazione del prato accarezzato dalla leggera brezza serale, alla pineta silenziosa che si staglia di fronte a casa, alle montagne imponenti che circondano tutta la valle e che chissà quante cose potrebbero raccontare se solo potessero parlare – permette di capire quanto immensa e potente sia la natura.
Madre amorevole e sconfinata potenza allo stesso tempo: è la sua sublimità, che riempie l’anima e commuove ☺
Ed è con i suoi doni che noi ci sfamiamo e grazie ad essi che viviamo e gioiamo.
E a volte…li utilizziamo per creare squisite composizioni che allettano non solo il palato ma anche la vista!