Di amare le ricette di Ottolenghi, l’ho già scritto più volte. Forse di aver scoperto la piacevole croccantezza di alcune verdure, che solitamente venivano cotte, anzi stracotte, non lo avevo ancora scritto.
Così ultimamente, broccoli, cavolo, cavolfiore e alto rimangono croccanti o solo saltati e acquistano gusto.Così come questi cavolini di Bruxelles, nella ricetta di Ottolenghi, restano croccanti.
INGREDIENTI
- 3 cucchiai di succo di limone
- 1 cucchiaio di aceto
- 1 finocchio grande, tagliato a metà longitudinalmente, poi ogni mezzo tagliato in larghezze 2 mm
- 2 cucchiai di olio d’oliva
- 1½ cucchiaino di semi di cumino, tostati e leggermente schiacciati
- 1 cucchiaino di sciroppo d’acero
- Scorza grattugiata di 2 limoni
- 2 cucchiai melassa
- Semi di 2 piccoli melograni (circa 8 cucchiai in totale)
- 20 g di foglie di basilico (viola possibilmente) sminuzzato e pepe nero
PROCEDIMENTO
Eliminare le estremità dei germogli e tagliateli in due nel senso della lunghezza. Riscaldate una padella antiaderente e aggiungete due cucchiai di olio.
Friggete metà dei germogli a fuoco vivo per circa quattro minuti, fino a doratura, ma lasciandoli ancora abbastanza croccanti.
Trasferiteli in una ciotola e manteneteli al caldo. Aggiungete altro olio nella padella e ripetere con i germogli rimanenti. Aggiungete due cucchiai di olio nella padella e friggete gli scalogni come avete fatto con i germogli, per 4-6 minuti.
Aggiungete alla ciotola dei cavolini. Aggiungete lo sciroppo d’acero, la scorza di limone, la melassa e l’olio rimanente alle verdure ancora calde.
Aggiungete metà dei semi di melograno e metà del basilico, condite generosamente e mescolate. Servite tiepido o a temperatura ambiente, con i restanti semi di melograno e il basilico cosparsi sopra.
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