“Perché?” E’ la domanda che mi sono fatta più spesso da quando ero bambina. Amavo scoprire, curiosa, quello che mi circondava, capire come le cose fossero collegate alle altre. Passavo i pomeriggi a cercare di scoprire, toccando, annusando, in quel gioco infinito che la curiosità sola sa suggerire. Quei “perché” che erano una porta aperta attraverso cui far passare la fantasia, che ricreava mondi e connessioni da piccola Alice.
E perché è una delle domande che mi pongo più spesso ancora oggi, motore di una fantasia che mi fa somigliare sempre più ad Ameliè. E motore di ogni cambiamento fatto in questi anni, quando a quel perché si aggiungeva un “perché no?”, la spinta a superare i limiti che mi imponevo, ai confini che non credevo di varcare. Sono i perché della crescita, che trasformano le strade definite in percorsi in cui scoprire angoli di meraviglia.
Sono quei perché che profumano di novità, di parentesi che si aprono per il tempo che serve, di punti che si trasformano in sospensivi, per lasciare la fantasia libera di scrivere nuove storie (e aspettare che si avverino)
Il carnevale per me ha sempre avuto il sapore delle chiacchiere e del sanguinaccio in cui intingerle, per renderle più golose, o da farcire per donargli la morbidezza di un cuore. Quest’anno ho deciso di dargli la morbidezza e il profumo che mi fa compagnia da qualche mese, tutte le mattine, quello dei croissant appena sfornati, di ciambelle rotonde da usare come oblò attraverso cui guardare il mondo, di crema vellutata in cui tuffare il cucchiaino per addolcire il tempo che non passa mai. Quest’anno il mio carnevale avrà la morbidezza delle castagnole di ricotta dello chef che mi sta insegnando a non demordere e a migliorare, sempre, passo dopo passo, granello di zucchero dopo granello di zucchero.
CASTAGNOLE DI RICOTTA
INGREDIENTI (ricetta chef Alessandro Alari)
250 g di farina
125 g ricotta di pecora
125 g di uova
63 ml latte
38 g burro
95 g zucchero
1 pizzico di sale
1 bacca di vaniglia
1 arancia, solo scorza
1 limone, solo scorza
1 cucchiaio (15 ml) di Strega (o limoncello o rum)
6 g lievito per dolci in polvere
olio di semi di arachidi per friggere
zucchero semolato
zucchero a velo
Nella ciotola della planetaria, impastate il burro con il sale, lo zucchero e gli aromi. Unite lo Strega (o il liquore scelto, nel mio caso limoncello) e continuate a mescolare. Unite la ricotta, le uova, una alla volta e, infine, il latte e la farina setacciata con il lievito. Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Riscaldate l’olio in una friggitrice o in una pentola fino ad una temperatura di 170/175°C.
Con un cucchiaino, prelevate un po’ di impasto e lasciatelo cadere nell’olio caldo. Lasciate friggere e, quando saranno dorate, scolatele su carta assorbente. Passate le castagnole nello zucchero semolato e, infine, spolverate con zucchero a velo.
L’articolo Castagnole di ricotta sembra essere il primo su Fairies kitchen – La cucina delle fate.