Cassatelle di ricotta e mpanatigghi. Sono tornata dalle vacanze natalizie con la voglia di preparare questi due dolci siciliani, che hanno in comune solo la forma, dopo averli provati durante i miei giri siciliani. Sono sapori della mia infanzia, soprattutto le cassatelle, che preparava spesso una zia originaria di Trapani, mentre gli mpanatigghi li ho scoperti a Modica e mi hanno conquistata con la loro originalità (sono fatti con macinato di manzo, come le minced pie inglesi, e spero di pubblicare anche questa ricetta a breve). Tornando alle cassatelle (o meglio alle cassatedde, come si dice in siciliano), sono un dolce tipico del trapanese, fatto tradizionalmente per Pasqua ma che oggi si trova tutto l’anno. In questo piccolo raviolo c’è tutta la tradizione dolciaria dell’isola: l’uso dello strutto al posto del burro, che non ci appartiene, la cannella e la scorza di limone e, ovviamente, la presenza della ricotta, rigorosamente di pecora. C’è chi le arricchisce con canditi o frutta secca, ma la ricetta originale è più semplice. Inoltre, esiste una variante di cassatedde fritte, ovviamente con un altro impasto, più elastico, ma io preferisco la ricetta ‘casalinga’, quella che si tramanda di madre in figlia, e che le prevede al forno. D’altra parte, cuocere dolci di ricotta in forno (come la cassata di ricotta, la buonissima crostata di ricotta e cioccolato con canditi di arancia che potete trovare qui), era un modo per conservare la ricotta, alimento estremamente deperibile, e per avere dei dolci sempre pronti in casa. Provate le cassatelle e scoprire quanto la semplicità possa essere straordinaria.
Cassatelle di ricotta e cioccolato
Ingredienti per circa 25 cassatelle:
per l’impasto
- 500 grammi di farina 00
- 80 grammi di strutto o di burro (freddo)
- 2 uova intere
- 130 grammi di zucchero semolato
- latte intero quanto basta
- un pizzico di sale
- un cucchiaino di scorza di limone biologico grattugiata
- un pizzico di cannella in polvere
- zucchero a velo per guarnire, quanto basta
- 1 tuorlo e poco latte per spennellare i ravioli
per la farcia
- 450 grammi di ricotta di pecora fresca
- 120 grammi di zucchero semolato extrafino
- un cucchiaino di estratto di vaniglia
- un pizzico di cannella
- poca scorza di limone biologico grattugiata
- 100 grammi di cioccolato fondente
Per l’impasto delle cassatelle: sul piano di lavoro lavorare con la punta delle dita la farina con lo strutto fino a ottenere un composto simile alla sabbia e facendo attenzione a non scaldarlo troppo (lo strutto è molto morbido, quindi non avrete difficoltà. Se invece avete scelto il burro, che va aggiunto freddo all’impasto, dovrete lavorarlo un po’ di più). Unire lo zucchero, il sale, la scorza di limone, la cannella e le uova e impastare (senza lavorare troppo l’impasto) fino a ottenere un composto omogeneo. Avvolgere l’impasto nella pellicola per alimenti e conservare nel frigorifero per 2-3 ore, in modo da poterlo poi lavorare facilmente.
Per la crema di ricotta: scolare bene la ricotta dall’eventuale siero (io la tengo un paio di ore in uno scolapasta in frigorifero per fare perdere l’acqua in eccesso) e passarla al setaccio. Quindi unire lo zucchero e lavorarla con una frusta fino a ottenere una crema liscia. Unire la scorza di limone, pochissima cannella e il cioccolato fondente tritato non troppo finemente. Conservare la farcia in frigorifero fino al momento di utilizzarla.
Quando la pasta frolla sarà ben fredda, infarinare leggermente il piano di lavoro e stenderla con il mattarello a uno spessore di circa mezzo centimetro. Ricavarne dei tondi di circa 10 centimetri di diametro (io uso un semplice coppapasta). Distribuire al centro di ogni tondo un cucchiaio di ripieno e ripiegare le cassatelle su se stesse dando la caratteristica forma a mezzaluna. Sigillarli premendo sui bordi con i rebbi di una forchetta.
Preriscaldare il forno a 180 gradi statico. Mescolare il tuorlo con poco latte e spennellare le cassatelle uniformemente. Infornare e cuocere per 20 minuti o finché i ravioli non saranno dorati. Lasciare raffreddare in forno (aperto). Quando le cassatelle saranno fredde, spolverizzare con zucchero a velo. Vi consiglio di aspettare qualche ora prima di servirle, perché con il passare del tempo la pasta diventa più friabile e il ripieno si amalgama meglio cedendo umidità e acquistando un sapore decisamente più complesso. Buon appetito!
L’ABBINAMENTO: Dalle isole Eolie arriva questo vino passito, una Malvasia delle Lipari Doc, prodotta dall’azienda Fenech. Un nettare che profuma di albicocca e frutta secca, con un gusto morbido, ben bilanciato tra dolcezza e acidità, di grande struttura e con un fin di bocca persistente che richiama la frutta candita.