E’ una pianta di origine Asiatica,è composta da piccole foglie e da fiori che iniziano a sbocciare verso dicembre e che durano fino alla fine di marzo. Il loro colore, secondo la varietà, può essere bianco, rosa, rosso acceso: l’Elleboro.
I fiori dell’elleboro sono formati da cinque petali che compongono un calice e la particolarità di questa pianta è il suo colore bianco candido, che la rende straordinariamente bella.
Il suo nome deriva dal termine greco “helléboros”, termine formato da due parole che tradotte significano “far morire” e “nutrimento”.
Questo nome deriva dalle sostanze velenose contenute nella pianta.
L’elleboro era conosciuto e utilizzato dagli antichi per le sue proprietà medicinali.
Nonostante conoscessero la pericolosità della pianta, credevano che il decotto di radici fosse un buon rimedio per la pazzia.
Una leggenda narra che con la medicina ricavata dall’elleboro furono guarite dalla pazzia le cosiddette Pretidi, figlie di Preto, re di Argo, che credevano di essere state tramutate in vacche.
Nei nostri tempi, il suo estratto è stato vietato nelle farmacie a causa della sua tossicità. In particolare le radici essiccate e polverizzate hanno potente azione irritante: e tale azione irritante, narcotica e anestetica delle radici è dovuta alla elleborina, un glucoside, il cui effetto può essere talmente forte che, addirittura, in passato si credeva che l’uso rendesse invisibili le persone.
Nella…. Continua a leggere»
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