Vigneti, boschi e chilometri e chilometri di meleti in fiore. Si presenta così Caldaro, piccolo paese dell’Alto Adige sulla strada del Vino. L’Ora, un vento proveniente dal Lago di Garda, soffia tutti i pomeriggi sulla zona attraendo numerosi surfisti e amanti della barca a vela. Su una collinetta che si affaccia sul lago ci sono le rovine di Castelchiaro (Leuchtenburg, in tedesco).
Mancano un paio di giorni a Pasqua e Caldaro è pieno di turisti in questo venerdì Santo di aprile. Scesa la lunga scalinata che porta alla piazza del mercato, ci si imbatte nell’affascinante campanile alto ben 72,5 metri, un vero e proprio capolavoro in stile gotico.
Pranzo in un delizioso ristorantino che offre piatti tipici della zona e menu del giorno con prodotti di stagione, con una ricca selezione di primi e secondi, dai tortelli agli asparagi alla trota salmonata alle mandorle, fino allo strudel alle mele fatto in casa.
Nella zona del Lago di Caldaro si producono i vini con il nome “Lago di Caldaro scelto” (Kalterersee Auslese). Sotto questa etichetta viene prodotto il vino Schiava, un vino amabile e leggero che viene distribuito in tutto il mondo. Con il trascorrere del tempo, cantinieri ed enologi della zona si sono specializzati nella produzione di vini bianchi, anch’essi molto amati all’estero.