Assolutamente da fare! I buffeddi, un dolce tipico dell’aria grecanica ( Bova, Condofuri, Melito Porto Salvo ) legato in particolare alle festività natalizie e in generale al periodo invernale, sono formati da una profumata sfoglia ripiena di crema di ceci o di ricotta oppure di patate dolci. Secondo la tradizione, durante le settimane che precedono il Natale, ogni massaia deve dividere la ” maidda ” in tre parti: uno per le zeppole, uno per le nacatole e uno per i buffeddi. Questi ultimi proprio per il loro sostanzioso ripieno erano una prerogativa delle famiglie meno abbienti. Oggi visto il freddo, ho pensato di riscaldarmi con i buffeddi, stavolta il ripieno è con le patate americane visto che con la ricotta li ho già provati. La prossima volta toccherà alla crema di ceci. Ma, indipendentemente dal tipo di crema usata, sono morbidi, gustosi e in più anche leggeri, infatti la sfoglia non assorbe per niente olio.
Ingredienti
- per la sfoglia
500 gr di farina 00
200 gr di zucchero
2 uova
2 cucchiai di lievito per dolci
vino bianco q.b., io vermouth bianco
- per il ripieno
4 patate dolci
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaio di miele, io zagara
vino cotto q.b.
olio di semi per friggere
Preparazione
Fate bollire le patate, scolatele, pelatele ancora calde e schiacciatele con la forchetta. Unitevi quindi lo zucchero, la cannella, il miele e tanto vino cotto quanto ne serve per avere una crema consistente.
In una ciotola mescolate la farina con lo zucchero, le uova, il lievito e il vermouth. Impastate e fate riposare il panetto, coperto con un tovagliolo, in frigo per 30 minuti circa.
Prendete poi la pasta, filatela e con una formina ritagliate dei dischi sui quali metterete un cucchiaio di crema di patate. Richiudete a raviolo e bloccate i bordi con i rebbi di una forchetta. Friggete i buffeddi in una padella con abbondante olio e serviteli dopo averli spolverati con zucchero a velo.
La sfoglia è morbidissima, si scioglie in bocca! La crema di patate, poi, è deliziosa. Dolce, con un retrogusto di cannella e vino cotto. Un grazie, dal profondo del cuore e dei sensi alle mie antenate.