Secondo me sono vittima di una maledizione! Eh! Sì! Non è possibile che ogni mese mi succeda qualcosa per cui immancabilmente mi trovo a fare la ricetta per l’MTC (questo mese proposto da Anna Maria Pellegrino del blog la “Cucina di qb“) all’ultimo tuffo e a pubblicarla sul filo del rasoio, vivendo questa cosa con l’ansia da prestazione che neanche un sessantenne prima dell’avvento del Viagra ha mai provato. So già che ogni mese, qualcuno di voi, aspetta la rocambolesca avventura di turno, ma a questo giro non c’è niente di strano, solo una banalissima influenza!
Partiamo dall’inizio: in marzo sapevo di avere libere la settimana iniziale e quella finale, cioè questa, le altre molto incasinate. La prima se n’è andata prima che fosse deciso il tema. L’ultima, ha avuto inizio lunedì in un albergo bellissimo in provincia di Vicenza (Villa Michelangelo). C’era un sole meraviglioso, ero con persone amiche, sembrava tutto “rose e fiori”, ma subito dopo la colazione, è iniziata una delle giornate più assurde della mia vita, fatta di appuntamenti mancati, incontri annullati, che hanno spostato altri impegni, per far loro posto. Ma com’è possibile? Non era la mia settimana più tranquilla? Martedì pomeriggio alle 17 ero completamente fusa, stanca come se fosse venerdì. Al rientro a casa febbre a 38,5, aumentata vertiginosamente in nottata. E’ iniziata così l’influenza che avevo aggirato fino ad allora e che mi ha tenuta a letto fino a venerdì. Spesa fatta dai figli e via con l’MTC! Sembra facile!
Avete mai mandato 2 adolescenti a fare la spesa? Vi auguro di no! Infatti è una operazione pesante, dispendiosa e snervante che viene riservata ai momenti di emergenza tipo questa. Non vi è chiaro? E’ un compito pesante perché occorre fare la lista con le specifiche del prodotto, talmente dettagliata che se metti il codice a barre, l’etichetta l’hai scritta tu.
E’ dispendiosa, perché gli adolescenti troveranno altri 30/40 prodotti assolutamente necessari alla propria sopravvivenza da acquistare, tipo un nuovissimo snack, la pizza surgelata triplo ripieno della crosta con “wurstel e patatine”, shampoo super lisciante, morbidezza estrema e profumo assoluto, mascara ciglia perfette extra lunghe, stracurvate, e poi un nuovissimo Estathé gusto papaja, mango o ginepro. insomma le cose che tu mamma, non acquisteresti mai! Ma loro sì!
Ed è snervante, perché dal supermercato ti chiamano quelle 10/15 volte per chiarimenti, precisazioni, ovvietà e soprattutto disquisizioni sull’essenza del nulla, sul sesso degli angeli, “posso tornare più tardi stasera?”, ci manca la “domanda di Dio” (nda: vedi Douglas Adams) ed abbiamo fatto “BINGO”!
Ma dopo uscite straordinarie di senno e soldi, i nostri eroi tornato con le buste che seminano accuratamente per tutta casa, perché anche l’adolescente meglio addestrato, appena varca la soglia pensa:”fatto!” Ed il neurone che riceve l’impulso, libera il braccio che tiene la busta, all’istante: dove questa possa cadere, non riguarda nessuno degli adolescenti in questione.
Ad un certo punto con manovre più o meno rocambolesche da parte mia la spesa è distribuita nella dispensa, in frigo e nei vari mobiletti di bagno e cucina.
E’ il momento di iniziare la ricetta. Prima cosa raduniamo tutti gli ingredienti. Dunque: il pesce. “Il pesce? Dov’è il pesce? Dov’è? ” Gli adolescenti in coro: “In pescheria!”. La povera madre in preda ad una crisi: “E quando pensavate di andarci?” La temuta risposta:”Dopo!”Cioè, “dopo” alcune urla e “dopo” che si sono beccati un pippone sull’MTC che nemmeno la Van Pelt nei giorni in cui le si allaga la casa!!!
Tornano dopo 2 ore, dato che la pescheria quando ha finito il pesce chiude e indovinate? Il Venerdì prima di Pasqua alle 17 stava chiudendo!!! Quindi sono ritornati al supermercato e rientrati a casa con un sacchettino triste di molluschi allevati misti, parecchie cozze, vongole veraci e (2 dico 2 perché sono 2 soli) fasolari, una manciata di triglie, una mini orata, un piccolo pagello, gamberi argentini e mazzancolle del Mediterraneo. Praticamente c’era tutto, tranne ciò che avevo richiesto! L’unica conditio sine qua non era: “PESCE SOLO PESCATO ARCIPELAGO TOSCANO”. Mi sono arresa alla risposta: “C’era questo!”
Per non dare ai vicini altri motivi di chiedersi se un T.S.O. (nda: trattamento sanitario obbligatorio) prepasquale fosse davvero necessario a tutta la famiglia, faccio buon viso a cattivo gioco. In effetti trattandosi di una zuppa fatta con il “pescato del giorno” dovrò arrangiarmi. Diciamo che il mio è un “pescato” sui generis. Ho deciso però di restare in Toscana per il pane di accompagnamento con dei “cantuccini” salati che credo essere nello spirito di pani resi croccanti per farli durare di più.
Ingredienti per 4 persone:
per il fumetto:
- 1 kg di pesce misto (triglie, orate, pagelli)
- 1 cipolla bianca
- 1 carota
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
per la zuppa:
- 1 kg di frutti di mare (cozze, vongole, fasolari)
- 8 grossi gamberi argentini
- 8 mazzancolle
- 1 spicchio d’aglio
- 1 cipolla bianca
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- olio extra vergine di oliva
- 3 cm di radice di zenzero
- sale
per 20 cantuccini salati:
- 210 g di farina tipo 1
- 80 g di Pecorino Toscano DOP semistagionato
- 60 ml di latte
- 50 g di pinoli
- 1 uovo
- 60 g di olio extra vergine di oliva
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 1/2 cucchiaino di sale
Preparazione:
per il fumetto
Eviscerare e pulire tutto il pesce, sfilettarlo e mettere da parte le carcasse. Disporre i filetti in un piatto, coprire con la pellicola e riporre in frigo.
Scaldare 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva in una casseruola, unire le carcasse e farle tostare. Aggiungere 3 litri di acqua freddissima ed alcuni cubetti di ghiaccio e portare a bollore. Unire quindi sedano e carota, schiumare e far ridurre il liquido della metà. Filtrare e tenere in caldo.
per la zuppa
Pulire le cozze, eliminando le barbe. Sciacquare tutti i frutti di mare e lasciarli in acqua e sale per alcune ore.
Tritare finemente aglio e cipolla e farli stufare a fuoco dolce. Unire gamberi e mazzancolle, far insaporire e bagnare con il vino bianco. Far evaporare, aggiungere alcuni mestoli di fumetto e far cuocere a fuoco basso e coperto per circa 15 minuti.
Far aprire i frutti di mare in una padella con coperchio a fuoco vivace. Spegnere subito, togliere i frutti di mare che non si sono aperti e buttarli. Controllare che non vi siano residui sabbiosi e unire i frutti di mare alla zuppa. Filtrare il liquido di cottura rimasto ed aggiungerlo alla zuppa. Unire i pesci sfilettati tagliati a pezzetti, ed il succo della radice di zenzero (grattugiata e strizzata oppure centrifugata) far cuocere 5 minuti senza mescolare e servire subito accompagnata dai cantuccini.
per i cantuccini salati:
Accendere il forno a 170°C (forno ventilato). Unire farina setacciata e lievito. Nel latte sciogliere il pecorino. In un contenitore mescolare tutti gli ingredienti liquidi: uovo, olio e il latte con il pecorino ed aggiungerli alla farina. Unire i pinoli e mescolare tutto fino ad ottenere una palla omogenea. Dividere l’impasto in 2 parti. Formare 2 filoncini schiacciati e disporli sulla carta forno. Infornare per 40 minuti a forno caldo a 170°. Trascorso questo tempo, sfornare e lasciar raffreddare per un po’. Tagliare i cantuccini, disporli sulla carta forno ed infornarli per altri 10 minuti per farli dorare. Si consumano freddi e si conservano per diversi giorni in un barattolo di vetro chiuso.
Con questa ricetta partecipo all’MTC n°55