Avere una brioche fatta in casa a colazione è un privilegio… Queste preparazioni, di solito, richiedono una manualità non indifferente ed un certo impegno: quella che vi propongo oggi è di una facilità estrema, richiede solo una doppia lievitazione, ma questo non mi sembra davvero un problema.
Si può farcire anche in altri modi, anche con ingredienti salati (ovviamente sostituendo lo yogurt dolce con uno naturale).
Vi consiglio vivamente di provarla, sono certa che vi piacerà…
Oltretutto, si mantiene morbida anche il giorno successivo, a patto però che ne rimanga (cosa alquanto diffilicile).
Dai che la prepariamo insieme…
Ingredienti:
Per l’impasto:
-1,7 hg di manitoba
-1,7 hg di farina 00
-1 uovo
-2 cucchiai di zucchero
-10 grammi di lievito di birra in polvere
-1 generoso pizzico di sale
-100 ml di yogurt all’arancia
-100 ml d’acqua tiepida
-3 cucchiai di olio d’oliva
Per farcire:
crema alla nocciola q.b.
Cottura: 20 minuti in forno preriscaldato a 180°
Difficoltà:media
Costo: basso
Preparazione: in una ciotola capiente mettere le due farine, lo zucchero, il sale, l’olio, l’uovo e il lievito di birra.
Mescolare lo yogurt e l’acqua e inserirli nella ciotola impastando il tutto molto bene: si deve ottenere un bell’impasto, liscio e compatto, ma morbido al tatto.
Formare una palla
e fare lievitare per due ore coprendo il recipiente con un canovaccio pulito.
Passato questo tempo stendere la pasta e formare un rettangolo che misuri trenta centimetri per quaranta: spalmare quindi il rettangolo con la crema di nocciola, avendo cura di lasciare un bordino di due centimetri tutto attorno al perimetro.
Arrotolare il rettangolo fino a formare un salsicciotto,
tagliarlo esattamente a metà con un coltello ben affilato ed “intrecciare le due parti ottenute.
Rivestire uno stampo da plumcake con carta forno bagnata e strizzata e adagiarvi la brioche.
Farla lievitare ancora due ore.
A questo punto spennellarla con un misto di acqua e latte ed infornare per il tempo stabilito.
Una volta sfornata la nostra meraviglia, spennellarla ancora con lo stesso liquido.
Consumare tiepida o fredda… Un abbraccio, Cristina!