‘A pasta ch’i vurrani – Minestra di borragine

Fiore di borragine
Tra i ricordi più belli di quando ero bambina ritrovo le passeggiate in campagna con mia madre per raccogliere le verdure spontanee. Lei mi ha insegnato a distinguere le erbe buone da quelle non commestibili, a cogliere i fiori spontanei per farne rustici bouquet e, soprattutto ad amare la Natura e a stupirmi per la sua continua meraviglia.
Una delle verdure spontanee più buone e salutari del periodo invernale è la borragine (clicca sul link per conoscerne Proprietà e benefici), con le sue foglie grassocce e leggermente pelose. È anche molto versatile in cucina e può essere la protagonista di tanti piatti prelibati, più o meno calorici.
Se non avete voglia di raccoglierla o temete di non riconoscerla, non vi create problemi, perché oggi è facile reperirla sui banconi dei fruttivendoli.
La ricetta che vi propongo oggi è una minestra gustosa e disintossicante, la cui preparazione non richiede grande impegno – se non nel lavarne bene le foglie – e, al contempo, conserva molte delle sue proprietà balsamiche e nutrizionali. La potremmo definire come la versione invernale della ben più famosa pasta con i tenerumi.
Eccovi la ricetta:

Ingredienti (per 4/6 persone): 1,5 kg di borragine; 5 spicchi d’aglio; 600 gr. di pomodoro maturo (o una confezione da 400 gr. di polpa a pezzettoni); 250/300 gr. di spaghetti spezzati; olio extra vergine d’oliva; sale e pepe.

 

Ingredienti per la minestra di borragine
Procedimento: Nettate e lavate bene la verdura. Tagliate le foglie in piccoli pezzi. Mettere sul fuoco una pentola grande con abbondante acqua. Quando arriva a bollore aggiungete la borragine e, dopo circa, 5 minuti salate. Lasciate cuocere per altri 15 minuti e spegnete il fuoco.
Nel frattempo preparate il pic pac (articolo sul Pic Pac). Sbucciate l’aglio, tritatelo o affettatelo (dipende se volete ottenere un gusto più o meno forte) e mettetelo in una casseruola con circa 50 ml di buon olio d’oliva. Fatelo soffriggere lentamente, quando comincia a sprigionare il suo caratteristico profumo – quello, per capirci, “chi ffa rapiri ‘u pitittu” (fa venire fame, per i non siculi) – aggiungete il pomodoro sbucciato e tagliato a cubetti. Rimescolate, fate insaporire per qualche secondo, ed aggiungete il sale e il pepe. Fate cuocere per altri 10 minuti circa.
Riportate a bollore le borragini, buttatevi gli spaghetti spezzati e portate a cottura la pasta. Spegnete il fuoco ed aggiungete il pic pac. Fate insaporire per pochi minuti e servite ben calda spolverizzata con un po’ di pepe fresco e, se siete riusciti a recuperarli, qualche bel fiorellino di borragine.
Provatela, non ve ne pentirete.
Buone cose invernali a tutti.
Suggerimenti: per ottenere un sapore ancora più deciso, potrete aggiungere al soffritto un paio di filetti di acciuga sott’olio e servirla spolverizzata con un buon caciocavallo semi-stagionato. Potreste anche sostituire la pasta con dei crostoni di pane casereccio.

Se, invece, volete provare la versione “asciutta”: aggiungete al pic pac la borragine lessata. Cuocete la pasta (preferibilmente un formato corto) nell’acqua di cottura della verdura. Mantecate la pasta cotta al dente nella casseruola del condimento aggiungendo dei cubetti i di caciocavallo fresco.

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