A cena con la lettura: Il turista, Massimo Carlotto

Questo mese vorrei presentare un libro diverso dal solito. Si tratta, infatti, di un giallo. Ma, essendo scritto da un italiano, è pieno di riferimenti alla nostra cucina! E, più precisamente, alla cucina veneziana. Il libro mi è stato prestato e l’ho tenuto in ostaggio perché ho dimenticato di fare le foto fino a ieri, anche se il libro l’ho finito da tipo un mese!

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Venezia è la città sbagliata per coloro che finiscono sulla bocca di tutti. Non esistono auto, la gente si muvoe a piedi, si incontra e parla, commenta, ricama sulle notizie con un’abilità perfezionata nei secoli.

Chi è l’autore?

Carlotto nasce nel 1956 a Padova e viene ricordato soprattutto per un caso giudiziario nel quale fu coinvolto, finendo perfino in carcere con l’accusa di omicidio volontario. La storia è davvero lunghissima, perché durò molti anni, ma vi allego la pagina del caso Carlotto. Tutte queste vicende, però, gli hanno permesso di scrivere una sorta di autobiografia nel 1995, che lo ha reso famosissimo in Italia e soprattutto negli Usa. Da questo libro, inizierà una proficua carriera come scrittore, diventando uno dei più importanti autori di genere noir italiani.

Di che cosa parla?

Il turista è un caso molto particolare: noi conosciamo già il nome e cognome dell’assassino fin dalle prime pagine, ma è qualcun altro il protagonista reale: è Venezia. La città, infatti, viene descritta nei minimi particolari, catapultando perfino un lettore inesperto tra mille stradine ed edifici. Incontriamo, quindi, il personaggio de Il turista, un serial killer che uccide giovani donne in giro per l’Europa (e da qui il nome). A Venezia, però, il nostro killer ucciderà la persona sbagliata e si troverà ben presto alle costole una non meglio specificata società segreta, aiutati su territorio italiano da un ex commissario, Pietro Sambo.

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Quali sono le ricette?

A differenza dei libri di cucina (ovviamente è un giallo!), qui le ricette sono descritte nella preparazione: il commissario prepara ai suoi ospiti della polenta accompagnata da nero di seppia e seppioline tagliate al coltello, descrivendo per una lunga pagina tutte le azioni compiute per preparare il piatto. A pagina 68, inoltre, troviamo la descrizione di un dolce tipico veneziano: la torta della marantega, o torta della befana. Pietro Sambo ci fa sapere perfino dove comprare questo dolce nella miglior pasticcieria della città!

Perché questo libro?

Come avrete capito, sono rimasta molto colpita dagli inserimenti culinari all’interno del libro. Vengono inserite perfino alcune tradizioni tipiche veneziane legate all’ospitalità (come quella di conservare in casa sempre del pane e salame per gli ospiti improvvisi) o consigli su quale parte della città visitare per non trovare dei menù “turistici”. Il tutto inserito in una meravigliosa cornice, quella di Venezia che, ripeto di nuovo!, è descritta nei minimi particolari, immaginavo quasi di trovarmi lì”</p

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