Conosci il pan de muerto? E’ un dolce lievitato che si prepara ogni anno in Messico in occasione del Dìa de Muertos per celebrare gli antenati. La forma è molto particolare e carica di riferimenti simbolici: la sfera superiore rappresenta il cranio, le quattro strisce in superficie rappresentano le ossa di braccia e gambe, mentre la parte terminale delle strisce rappresenta le lacrime versate per chi non c’è più, mentre la forma circolare del pane rappresenta il ciclo della vita. La base è un impasto morbidissimo di pan brioche, che viene ricoperto con burro e zucchero: ecco perché ti consigliamo di utilizzarlo non solo per preparare il pan de muerto, ma anche delle profumatissime brioches da mangiare a merenda o a colazione in qualsiasi periodo dell’anno. La versione originale è preparata con lievito di birra, scopri la nostra ricetta a lunga lievitazione preparata con lievito madre!
INGREDIENTI ( per due pagnotte diam. 18cm):
Per l’impasto
- 100 g lievito madre rinfrescato
- 200 g farina tipo 1 ( 12% proteine )
- 150 g farina tipo 00 ( 9% proteine )
- 100 ml latte
- 100 g burro ( a temperatura ambiente )
- 75 g zucchero semolato
- 2 uova
- vaniglia q.b. ( 1/2 bacca o 1/2 cucchiaino di essenza)
- essenza fior d’arancio q.b.
- 1 pizzico di sale
Per la glassatura
- 15 g burro sciolto
- zucchero semolato q.b.
Inserisci nella ciotola della planetaria il lievito spezzettato ed il latte e impasta con il gancio a foglia a velocità media per un paio di minuti, finché il lievito non sia sciolto e non si sia formata una schiuma in superficie.
Aggiungi i 2/3 della farina, alternata con le uova, e lo zucchero, e continua ad impastare finché l’impasto non inizia a diventare omogeneo. Non appena l’impasto sembra assestato inizia ad aggiungere il burro morbido, alternandolo con la farina residua, ed, infine, il sale.
Continua ad impastare finché l’impasto si presenta liscio, omogeneo, formando una palla che si stacca dalle pareti della ciotola. Termina quindi a mano, lavorando l’impasto ancora per qualche minuto se necessario. Forma una palla, coprila con una ciotola e lasciala riposare 10 minuti. Arrotonda poi l’impasto stringendo bene sotto ( pirlatura) e riponi la palla di impasto in una ciotola coperta con pellicola. Lascia lievitare in luogo tiepido fino al raddoppio ( 4 ore circa).
Riprendi l’impasto ormai gonfio e ribaltalo sul piano di lavoro con un leggero spolvero di farina. Con l’aiuto di un tarocco ricava due pezzi di impasto di circa 310g e modella delicatamente con le mani fino a creare due palle lisce e omogenee. Riponi le due pagnotte ben distanziate su una teglia foderata con carta forno e ricopri con pellicola mentre prepari le decorazioni.
Con il restante impasto dovrai ricavare 2 palline di impasto da circa 15 g l’una, e 12 strisce, sempre da circa 15 g l’una. Le strisce, che rappresentano le ossa, saranno leggermente appiccicose e andranno lavorate con poca farina in modo da formare una specie di bastoncino allungato con le estremità più grosse. Le palline, che rappresentano la testa, andranno semplicemente arrotondate per conferire una forma regolare.
Procedi alla decorazione appoggiando 6 strisce per ogni pagnotta, distanziate tra loro in modo regolare, e posiziona infine la pallina in centro.
Preriscalda il forno a 170 gradi e cuoci le pagnotte per circa 25 minuti, finchè non risultino dorate sia in superficie che sul fondo. Sforna e mentre lasci intiepidire sciogli il burro e prepara lo zucchero per la glassatura finale.
Dopo circa 10 minuti lucida le pagnotte con il burro fuso ( ti sarà utile un pennello in silicone ), e versa una generosa spolverata di zucchero semolato.
Il pan de muerto con lievito madre è pronto: puoi aspettare che si raffreddi o mangiarlo ancora tiepido., sarà comunque buonissimo! Puoi conservarlo in dispensa avvolto nella carta alluminio o in un contenitore: si mantiene morbido per 2-3 giorni, e prima di consumarlo di consiglio di intiepidirlo in forno per qualche minuto. In alternativa puoi anche congelare il pan de muerto, ma in questo caso la glassatura andrà fatta una volta scongelato.