Pochi giorni e inizia la sfida di Top Chef Cup, a scendere in campo i cinque migliori chef professionisti delle due precedenti edizioni, fra i giudici Annie Fèolde la regina fra Mauro Colagreco e Giuliano Baldasseri.
Stiamo parlando della prima donna ad aver ottenuto tre stelle Michelin in Italia e nel mondo e pensare che non voleva diventare chef, i nonni erano albergatori, la mamma chef, era ben consapevole delle fatiche del mestiere, niente week end, si lavora durante le feste, si finisce tardi la sera, troppi sacrifici.
A venticinque anni arriva in Italia a Firenze prima lavora come baby sitter, esperienza breve poi come commessa ma la paga non è soddisfacente, inizia a lavorare in un ristorante anche quella occupazione durò poco, nel mentre incontra Giorgio Pinchiorri dopo poco cominciano a lavorare insieme in quella che allora si chiamava Enoteca Nazionale.
Nel 1979 inizia la grande avventura con la celebre Enoteca Pinchiorri, nome storico dell’enogastronomia mondiale, nell’82 arriva la prima stella, la seconda l’anno dopo, nel 1992 aprono a Tokyo e sempre quell’anno si rivelò beffardo, un incendio distrusse l’enoteca, pochi giorni prima l’annuncio della terza stella.
La terza stella viene riconquistata nel 2004, in tutti questi anni la Fèolde sempre in cucina con passione, entusiasmo, una conoscenza profonda delle radici, una cura meticolosa nel preparare e presentare i piatti, accanto a lei Riccardo Monco e Italo Bassi chef dell’Enoteca Pinchiorri.
Francese ma lavorando in Italia e precisamente in Toscana è quella la cucina da realizzare, dichiara che le ci vorrebbe un’altra vita per fare tutto quello che desidera, in frigorifero non mancano mai acqua rigorosamente francese, vino, birra analcolica, maionese, prosciutto o bresaola.