Castelnuovo Berardenga, 650 anni e non sentirli. Il suo destino, marchiato da un fiasco di vino, dipinto nel 1335 da Ambrogio Lorenzetti per un cofano nuziale. Lo spunto per festeggiare il paese nell’antico Prato delle Fiere, diventato oggi la piazza principale, il fulcro di tutte le cose.
E in una sera abbracciata dal vento e dagli sbuffi di una fontana felice, i Calici di Stelle si sono affiancati al buon cibo per la Cena in Terra della Berardenga. Vignaioli, cuochi e castelnuovini, fianco a fianco per il bene del paese.
Salumi del Minucci e del Pini insieme alle Bollicine di Felsina per principiare.
Un calice di Chianti Classico per brindare: Dievole, Felsina, La Lama, San Felice, Villa a Sesta, Vallepicciola, Poggio Bonelli, Fattoria dell’Aiola, Losi Querciavalle, Podere Le Trosce, Bindi Sergardi, Castello di Bossi, Fattoria di Corsignano e Carpineta Fontalpino, i produttori venuti a deliziare.
Piatti che si accumulano, cucchiai che affondano nell crema di fagioli, gnudi di ricotta e pancetta croccante di Quei 2 e che sminuzzano quenelle di pappa al pomodoro della Taverna della Berardenga, forchette che mettono allo scoperto il ripieno di stracciata delle crêpes di Anonimax, coltelli che sminuzzano il petto d’anatra con le cipolle caramellate di Bengodi, bocche golose che sorridono all’arrivo della mousse di cioccolato bianco della Taverna della Berardenga e del semifreddo al Vin Santo della gelateria Pit Stop.
Sotto un piumone di nuvole e stelle, Associazioni in Festa, Slow Food Siena, i ristoratori di Castelnuovo, i viticoltori del Classico della Berardenga, hanno lavorato fianco a fianco per far sì che il Prato delle Fiere, fosse speciale. E ci sono riusciti.
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