Il 19 e 20 Marzo si è svolta a Novare (VR), nell’incantevole Villa Mosconi Bertani, la prima edizione di “Vetrina dell’Amarone” , un evento promosso dall’Assessorato al Turismo, Cultura e Istruzione del Comune di Negrar (VR) e organizzato dall’Agenzia Iantra.
Si tratta di un’iniziativa collaterale allo storico “Palio del Recioto” che per la prima volta quest’anno, dopo 63 anni, diventerà “Palio del Recioto e dell’Amarone (qui il programma completo della manifestazione).
Le aziende che hanno partecipato alla “Vetrina dell’Amarone” sono state 32 con un totale di 53 vini. Insieme alla degustazione dei migliori Amarone della Valpolicella Classico è stato possibile anche assaggiare altre tipicità del territorio servite da una decina di studenti dell’Istituto Alberghiero di Bardolino: il formaggio Monte Veronese, il risotto all’Amarone e radicchio, quello all’isolana (preparati dalle sapienti mani di Raffaello Cordioli de La Pila- Cooperativa produttori di Riso) e i tipici affettati.
L’Amarone classico è prodotto nei comuni di Fumane, Negrar, Marano di Valpolicella, San Pietro in Cariano e Sant’Ambrogio di Valpolicella utilizzando uva Corvina Veronese, Corvinone e Rondinella. L’uva viene selezionata già al momento della raccolta in quanto bisogna essere certi che i grappoli siano sani e perfettamente maturi prima di procedere all’appassimento che avviene su cassette di legno denominate “plateaux” impilate in ampi locali detti “ fruttai”. E’ fondamentale per l’appassimento che i “fruttai” siano ben areati, privi di umidità e che riescano a garantire una temperatura costante, a questo scopo i locali sono oggigiorno attrezzati con apposite apparecchiature. La fase di appassimento dura circa 120 giorni, quindi in genere si vinifica intorno all’1 Dicembre e l’invecchiamento deve essere minimo di 2 anni.
L’Amarone è un grande rosso dal sapore pieno, vellutato, caldo che ha spiccate note di frutta matura, di confettura di amarena e lamponi, che si sposa perfettamente con i piatti autunnali e invernali come brasati, stracotti e selvaggina. Perfetto anche con i salumi e i formaggi stagionati.
Personalmente confesso che ho un vero debole per il risotto all’Amarone e il ristorante che, secondo i miei gusti, è senz’ombra di dubbio il numero uno nella sua preparazione è Il Pompiere dove io, anche se andassi a cena ogni settimana, continuerei imperterrita a sceglierlo.
Il nome Amarone deriva dalla parola “amaro” per distinguerlo dal dolce Recioto della Valpolicella che è praticamente il corrispondente per quanto riguarda zona, uvaggio e tipologia, ma è appunto un passito dolce.
Da segnalare, per chi volesse avvicinarsi all’arte della degustazione del vino gli incontri promossi dall’amministrazione comunale di Negrar in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier che si terranno il 26, 27 e 28 Marzo. Qui trovate tutti i dettagli.
L’articolo Vetrina dell’Amarone Classico e Palio del Recioto sembra essere il primo su Taccuino di cucina.