Taralli dolci di Pasqua

I taralli dolci di Pasqua sono un’altra preparazione tipica di questo periodo. Sono dei grossi taralli, leggermente dolci e dalla consistenza molto particolare, friabile e un po’ sabbiosa, ma proprio questa è la loro particolarità! Proprio per la loro consistenza così particolare, ben si prestano ad essere intinti nel vin santo o in altri vini dolci.

In passato, e vi parlo dei tempi di mia nonna, questi taralli venivano preparati in grandi quantità, portati nei forni delle panetterie per farli cuocere e poi si andavano a far benedire da un sacerdote. Questa tradizione ormai con il tempo si è persa, quella di preparare taralli e altri dolci pasquali in grande quantità, invece, è ancora viva e molto sentita!

In molte zone di Puglia, questi taralli dolci di Pasqua vengono ricoperti dallo “scilepp”, ossia da una glassa di zucchero e albumi, che li rende più dolci e gustosi. Nel mio paese d’origine, invece, vengono preparati soprattutto al naturale e, personalmente, questa versione la preferisco di gran lunga, non essendo molto amante in generale delle glasse di zucchero.

Passiamo subito alla ricetta e vediamo come si preparano i taralli dolci di Pasqua.

taralli dolci di Pasqua

Ingredienti:

  • 500 gr di farina 00
  • 3-4 uova medie (dipende da quante ne assorbe l’impasto)
  • 100 gr di zucchero (per chi li vuole più dolci può aumentare anche a 150 gr)
  • 50 gr di olio extra vergine di oliva
  • 30 gr di alcool (quello che si usa per i liquori) oppure 30 gr di grappa

Per la glassa: 

  • 2-3 albumi
  • 150-170 gr di zucchero semolato

Procedimento:

L’impasto di questi taralli deve essere molto sodo ed è quindi un po’ faticoso lavorarlo a mano. Vi consiglio pertanto di utilizzare il Bimby o una planetaria. Mettete gli ingredienti tutti insieme e impastate finchè non otterrete un impasto liscio e sodo. L’unica accortezza che dovrete avere è quello di aggiungere le uova una alla volta per evitare di trovarsi con un impasto troppo molle. Se malauguratamente il vostro impasto dovesse risultare troppo morbido, aggiungete altra farina.

Una volta ottenuto l’impasto, mettetelo su una spianatoia e lavoratelo ancora per qualche minuto con le mani, finchè non sarà completamente liscio.

Terminata questa operazione, formate tanti grossi cordoni e date loro la tipica forma del taralli, sigillando per bene le estremità per evitare che i taralli dolci di Pasqua si aprano in cottura.

Mettete a bollire un po’ d’acqua in una pentola con un po’ d’olio extra vergine d’oliva e non appena comincerà a bollire, immergete uno alla volta i taralli, fateli bollire per un paio di minuti e appena salgono a galla con una schiumarola toglieteli e appoggiateli su un canovaccio di cotone ad asciugare. Fateli riposare per almeno 12 ore per farli asciugare bene, quindi l’ideale è farli il pomeriggio per infornarli la mattina successiva.

Infornate in forno già caldo ventilato a 200° finchè i taralli saranno ben dorati. Se in cottura dovessero formarsi delle crepe, non preoccupatevi, è proprio così che deve essere! E’ la particolarità di questi dolci pasquali. A cottura terminata, fateli raffreddare e conservateli in un luogo fresco e asciutto.

I taralli dolci di Pasqua potete gustarli così al naturale oppure ricoprirli di glassa, il famoso “gilepp” o “scilepp”. Per preparare la glassa, montate a neve ferma gli albumi e poi piano piano aggiungete lo zucchero finchè non si sarà completamente sciolto. Intingete poi uno alla volta i taralli nella glassa così ottenuta e fateli asciugare.

come già detto, questi taralli possono essere gustati al naturale o essere intinti nel vin santo o in qualche altro vino dolce (anche se io, vi confesso, li mangio anche a colazione tuffati nel latte :D)

 

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