Tagliatelle di albumi al sugo di pomodoro fresco

Oggi si parla di riciclo a Light and Tasty, la prima uscita dopo Pasqua è inevitabile avere ancora qualche rimanenza delle feste in frigo o in dispensa. In primis ci saranno le uova di cioccolato, che, per chi ha bimbi in casa è un classico averne a profusione, e poi colombe, carne di manzo lesso, albumi e chi più ne ha più ne metta.

Anche quest’anno mi sono preparata la pastiera, che ormai è diventata un classico nonostante non abbia origini partenopee, e gli albumi in questo caso mi rimangono in frigo. Per evitare le meringhe, non sempre apprezzate o la frittata con verdure, ho provato ad utilizzarle nelle tagliatelle. E’ stata una bella sorpresa, vi assicuro che non hanno niente di meno delle classiche tagliatelle all’uovo e sono pure più leggere, quindi d’ora in avanti più spesso mi esibirò in questo riciclo.

Ma parliamo di tagliatelle, in quanti confondono i tagliolini, le tagliatelle e le fettuccine, quindi provo a fare ordine in questi nomi, che dipendono dalle dimensioni, ma che hanno in comune di essere tutte nella categoria della “pasta all’uovo”, le dosi di uova/farina possono essere diverse in base alle tradizioni e alle usanze di famiglia. 

Il nome deriva da “tagliare”, infatti, è proprio in questo modo che si ottengono, tagliando la sfoglia di pasta a strisce, dopo averla arrotolata, o passandola nella macchinetta.

Tagliolino: il tagliolino è il formato più piccolo, la sua larghezza si ferma ad appena 1-2 millimetri.

Fettuccina: la fettuccina, si è stabilito debba avere una larghezza minore di quella delle tagliatelle, può spaziare quindi dai 3 ai 5 millimetri.

Tagliatella: la tagliatella si posiziona sopra alle fettuccine ma sotto le pappardelle, la sua larghezza è compresa, infatti, tra i 4 e i 10 millimetri (si narra che, per essere davvero perfetta, la larghezza della tagliatella debba corrispondere a 8 millimetri, ovvero alla 12.270° parte della torre degli Asinelli, una delle due torri di Bologna, città che ha dato i natali a questo tipo di pasta.)

Pappardella: le pappardelle sono le più grandi, raggiungono, infatti, i 2-3 centimetri.

Vengono tutte consumate “asciutte”, condimenti a base di ragù, porcini o altri sughi preparati con i prodotti caratteristici delle diverse regioni, il tagliolino può essere consumato anche con brodo di carne.

Ma passiamo alla ricette alternativa delle tagliatelle di albumi:

Ingredienti
per 2 persone
90 g di albumi 
200 g di farina 00
100 g di semola rimacinata di grano duro
1 cucchiaio di olio evo
acqua 
sale fino
Condimento:
10 pomodorini freschi
2 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
sale e pepe
basilico 
Su un piano di legno miscelare farina e semola, fare la fontana e al centro mettere l’olio, il sale e gli albumi, con una forchetta amalgamare il tutto e poi iniziare ad unire le farine e a impastare. Se ci fosse bisogno aggiungere un poco di acqua tiepida così da ottenere un impasto morbido ed elastico.
Dopo aver lasciate a riposo a temperatura ambiente per una mezz’oretta, tirare con il matterello o con la macchinetta formando una sfoglia sottile (penultimo foro), lasciare asciugare per un’ora girando spesso le sfoglie e poi tagliare a tagliatelle.
Preparare il sugo: scaldare l’olio, aggiungere i pomodorini tagliati a spicchi, aggiustare di sale e pepe. Unire il concentrato di pomodoro  e le foglie di basilico (io, surgelato), 100ml di acqua e lasciare cuocere per una ventina di minuti.
Cuocere le tagliatelle in acqua salata per 4-5 minuti, se secche o 3 minuti se sono fresche, scolarle e passarle in padella così da saltarle per un minuto e prendere meglio il condimento.

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