Salmone: ricette e perché consumarlo
Il salmone è uno dei miei piatti di pesce preferiti, da cucinare al cartoccio, alla piastra, al forno o,
più semplicemente, crudo in versione sashimi.
Dotato di numerose proprietà nutritive, è bene consumare il salmone fresco selvaggio (cioè
pescato all’amo o con le reti) perché il salmone di allevamento viene nutrito con mangimi che
contengono ormoni e antibiotici nocivi per la nostra salute.
Grazie all’elevato contenuto di Omega 3, il salmone è un valido alleato per la lotta al colesterolo
cattivo (LDL) e al buon mantenimento del sistema cardiovascolare, prevenendo l’insorgenza di
trombosi, ictus e ipertensione.
Gli Omega 3 contribuiscono anche a contrastare i radicali liberi, rallentando così l’invecchiamento
cellulare.
L’elevato contenuto proteico (circa il 20% su 100 gr di prodotto) rendono il salmone una valida
alternativa alla carne rossa, ma senza abusarne perché si tratta comunque di un pesce molto
grasso che, se consumato di frequente (più di 2 volte a settimana) potrebbe favorire l’aumento
di peso.
Il salmone è anche ricco di sali minerali e vitamine, tra cui la famosa vitamina D, fondamentale
per favorire l’assorbimento di calcio e favorire la mineralizzazione dello scheletro.
Quanto alla ricette, una delle mie preferite è il salmone alla piastra, lasciato a marinare per almeno
1 ora in un’emulsione di olio extravergine di oliva, succo di limone, prezzemolo, aglio e sale, per poi
essere cotto sulla piastra rovente per un paio di minuti per lato.
E’ uno dei miei piatti preferiti perché il pesce risulta croccante fuori e morbido dentro, un vero
tripudio di gusto, di rapida preparazione e grande effetto.
Altre ricette valide sono il salmone al forno con patate (occhio a non abbondare con l’olio perché il
salmone, essendo molto grasso, rilascerà parecchio olio in cottura) oppure al cartoccio, morbido
e gustoso.
Se scegliete la cottura al forno, potete preparare anche il salmone in crosta di pistacchi o di sesamo,
restando comunque attenti a non esagerare con il quantitativo di frutta secca, già di per sè ricca di
grassi.
Se non vi piace cucinare, il salmone affumicato è un’ottima alternativa perché l’affumicatura è una
tecnica di conservazione che non altera le proprietà nutritive degli alimenti; nella scelta, preferite il
salmone selvaggio proveniente dall’Oceano Pacifico (tipo Sockeye) ma, se non riuscite a reperirlo,
vanno bene indifferentemente il norvegese, lo scozzese o l’irlandese.
Una volta tolto dalla confezione, vi consiglio di servire il salmone affumicato su delle tartine di pane
di segale e burro, oppure condito con una spruzzata di limone e una spolverata di pepe nero
macinato.
Uno dei miei abbinamenti preferiti con il salmone è il formaggio Philadelphia, un risultato cremoso
e dal gusto veramente unico; oltre alle solite tartine, potete creare delle polpette di salmone, con
cuore di formaggio e panatura di pan carrè o frutta secca tritata.
I pigroni troveranno al supermercato anche il salmone al naturale in comode lattine, da consumare
per condire i primi piatti (con zucchine, rucola, olive) o le insalatone estive.
Gli amanti della cucina giapponese non potranno esimersi dal salmone crudo, servito in ghiotti roll
con verdure e riso oppure in versione sashimi, più light rispetto ai rolls e da accompagnare sempre
con salsa di soia o salsa teryaki, o in tartare condite con succo di lime e su letto di avocado.
Insomma, in quanto al salmone, vi ho dato tante di quelle ricette che potrete dilettarvi ai fornelli
per almeno un mese consecutivo!
Ne avete altre da suggerire? Non esitate a scrivere!
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