Ravioli con erbette e ricotta di pecora

Questo non è solo un post sulla ricetta di questi ravioli.Per me è molto di più,è un ricordo,Di quelli che stanno lì,in un angolo del tuo cuore e basta un profumo a far venire a galla mille emozioni.

Questi ravioli mi riportano alla mia infanzia,quando passavo le mie estati in Sardegna,con nonni,zii e tanti cugini.

Questi ravioli davano l’inizio ufficiale alle vacanze,si,perchè ogni anno da che mi ricordi io,mia nonna li ha sempre preparato come pranzo per noi che arrivavamo “dal continente”.

Si ripetevano poi le occasioni per rifarli,quando tutti eravamo presenti,per poterli mangiare tutti  insieme e se chiudo gli occhi,mentre sento l’odore di ricotta e limone,torno ad un caldo giorno d’agosto,di almeno 20 anni fa.

Nonna,bis nonna,mamma e zie che si ritrovavano la mattina presto,quando ancora il caldo non era soffocante,la farina di semola,gialla,era ovunque,i kg di ricotta di pecora venivano impastati con le erbette e la buccia di limone che dava quel tocco.Passavano a stendere la pasta,mettere il ripieno e formare i ravioli almeno tutta la mattina.

A noi bambini non era permesso  stare in mezzo si piedi,dovevamo stare fuori a giocare,mentre i papà preparavano quantità industriali di carne alla brace.

Rivedo poi finalmente il momento del pranzo,tutti su un unico tavolo non ci stavamo.Così noi bambini mangiavamo tutti insieme in una stanza,mentre i grandi,si riunivano intorno al tavolo del salotto.Ed era festa.

Era festa semplicemente perchè si era tutti insieme,era festa perchè questi ravioli,fatti a casa d’inverno,non avevano lo stesso sapore che avevano lì,a casa della nonna,con tutti gli zii e i cugini in un caldo agosto.

Era festa perchè ci si voleva bene e quando ci si vuole bene bastano dei ravioli a rendere un giorno qualsiasi un giorno speciale.

Poi succede che a volte la vita ti fa cambiare,che i bambini subiscano le decisioni dei grandi,anche se non lo vorrebbero.Così ci si allontana.Ma il bene,quello vero,resta lí,nel tuo cuore ed anche se non puoi o non vuoi più dimostrarlo,basta un ricordo,un profumo di limone a farti riaffiorare mille emozioni e sai che quel bene,non passerà mai,anche se ti sarà difficile esprimerlo.

Non so se Questa sia la ricetta perfetta,non so neppure se è quella di mia nonna,ma è la mia ed è quella che mi riporta indietro ad un giorno di festa.

PER PREPARARE CIRCA 80 RAVIOLI VI OCCORRERÀ:

Per la pasta:

1 kg di farina di semola

Sale 

Acqua q.b

PER il ripieno:

1kg di erbette

800 gr di ricotta di pecora

La buccia di 2 limoni

Sale

1 uovo

Iniziate con il pulire le erbette e mettetele a bollire per alcuni minuti.

Intanto mettete su una spianatoia la semola,create una fontana e cominciate ad incorporare l’acqua tiepida e il sale.Dovrete ottenere un impasto liscio ed eleastico.Mettetelo da parte coperto da un canovaccio e fatelo riposare.

Quando le erbette saranno sbollentate,scolatele,pressatele per far uscire l’acqua in eccesso e frullatele.

In una ciotola capiente mettete la ricotta,l’uovo,la buccia dei limoni (io ne metto 2 perchè mi piace che si senta bene),sale e le erbette.Amalgamate bene.

Cominciate a tirare la pasta che deve rimanere un pò spessa.Mettete sulla sfoglia un cucchiaino abbondante di ripieno per raviolo,piegate su se stessa la sfoglia e chiudete facendo uscire bene l’aria.

Tagliate con una rotella i ravioli che dovranno avere una forma quadrata.


Mettete a bollire l’acqua e fate cuocere per 5 minuti i ravioli.Scolateli facendo attenzione a non romperli.Conditeli con del semplice sugo.

Ecco,non so se sono perfetti.Ma a me piacciono cosí.

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