Fino a poco tempo fa non avevo mai sentito parlare di questa pitta che si è soliti preparare oggi a Conidoni di Briatico per la festa di San Giacomo Maggiore il 25 luglio. Una Pitta particolare per la sua forma “a ventaglio” che viene preparata con pochissimi ingredienti: farina di grano duro, acqua, olio, sale e fiori di sambuco secchi; una Pitta particolare che racconta l’ospitalità del popolo calabrese.
Narra la leggenda che la Pitta filata fu realizzata per la prima volta nel III secolo d.C. quando il console romano Marco Valerio passò da Conidoni dopo aver fatto prigioniera Zenobia, la regina di Palmira. Le persone del posto pensarono di allietare la permanenza realizzando questa Pitta fragrante e dal profumo di sambuco che ripresero a preparare durante la dominazione spagnola.
La Pitta è composta da due sfoglie, una più piccola che costituisce la base e una più grande che viene stesa molto sottilmente e poi raccolta a mò di ventaglio dopo averla cosparsa di olio d’oliva e fiori di sambuco secchi. In seguito viene arrotolata e poggiata sull’altra sfoglia, legata con lo spago e messa a lievitare. La cottura ottimale si ottiene con il forno a legna preparato con rami di felci ma …anche il forno elettrico dà buoni risultati.
Un’ultima curiosità, perchè si chiama Pitta filata? E’ presto detto, nel dialetto calabrese il mattarello prende il nome dal suo uso, si chiama infatti filaturi.
Adesso andiamo in cucina a preparare la Pitta filata.
Ingredienti
500 gr di farina di grano duro
250/300 ml di acqua
10 gr di lievito di birra
olio q.b.
fiori di sambuco q.b.
10 gr di sale
spago da cucina
Preparazione
Sciogliete il lievito di birra in una parte dell’acqua presa dal totale. In una ciotola versate la farina, il lievito e a filo la restante acqua. In ultimo aggiungete il sale e continuate a lavorare fino ad avere un impasto omogeneo ed elastico che farete riposare per dieci minuti. Trasferite l’impasto sulla spianatoia infarinata e dividetelo in due parti (una leggermente più piccola dell’altra). La parte più piccola stendetela ad uno spessore medio mentre l’altra filatela il più sottile possibile e cospargetela di olio evo e fiori di sambuco. Infine arrotolatela, adagiatela sulla base e con lo spago unite le due sfoglie.
Fate lievitare fino al raddoppio e poi infornate a 200 ° per 30 minuti circa. Una volta sfornata potete spennellarla con altro olio.
La Pitta filata è buona sia calda che tiepida e potete gustarla con l’insalata di pomodori, peperoni fritti o anche così da sola.