Oggi giornata nazionale del Peperone, al Calendario del Cibo Italiano.
L’ortaggio che fa davvero estate!
Colorati, dolci, saporiti, un pieno di vitamina C con sali annessi che durante le estati calde, come questa sono un vero toccasana!
A casa mia in estate il peperone è sempre presente in tavola, spesso in insalata con i pomodori, per dare colore e sapore, ma anche passato in padella con pane e/o con mandorle o al forno.
Oggi ho voluto proporre i peperoni ripieni di pane e aromi, una ricetta di casa, che mi sono accorta di non aver ancora trascritto sul blog, quindi, quale occasione migliore di questa?
Questi peperoni sono un mix tra i peperoni ripieni e i peperoni gratinati, si utilizzano infatti le falde come contenitore da riempire, non consiglio assolutamente di utilizzare mezzo ortaggio, in quanto il ripieno, che è molto saporito, risulterebbe preponderante nel gusto e dando luogo ad una preparazione troppo saporita, quasi salata, quindi attenetevi alla ricetta anche per questi particolari e vedrete che non resterete delusi!
Ingredienti per 4 persone
2 peperoni grandi
4 cucchiai colmi di pane grattugiato
2 cucchiai di capperi dissalati
2 cucchiai di origano essiccato
6 pomodori datterino
4 acciughe sott’olio
sale
Olio evo q.b.
Lavare i peperoni e tagliarli a metà e poi in quarti, oppure seguendo gli “spicchi”, in modo da ottenere dei contenitori ideali da riempire. Salare l’interno e girarlo in modo da far perdere l’acqua di vegetazione.
Preparare la farcia: mettere tutti gli ingredienti in una ciotola dopo aver tritato i capperi, tagliato i pomodorini e le acciughe.
Aggiustare di sale (attenzione che se i capperi non sono ben dissalati si rischia di esagerare nella sapidità!) e bagnare con olio (nel senso aggiungere 1 cucchiaio alla volta fino a rendere il composto ben unto).
Mettere 2 cucchiai di acqua in una teglia, posizionare il peperone e riempire con la farcia.
Cuocere in forno a caldo a 180°C per circa 30 minuti con attivata la funzione grill, in modo da formare la classica crosticina.
Si possono servire tiepidi o a temperatura ambiente (che io preferisco!).
Questa ricetta partecipa al Calendario del Cibo Italiano